“L’ipotesi di una Serie B a 19 squadre di cui si sta dibattendo è un autentico golpe, sulla base di motivazioni che io posso solo intuire. Di fatto, lede un diritto ai club che possono beneficiarne e questo mi fa inorridire”.
Sono queste le parole dell’amministratore delegato del Calcio Catania, Pietro Lo Monaco in merito alla decisione da parte della Lega cadetta di stilare, lunedì 13 agosto a Milano, i calendari di Serie B a 19 squadre invece che a 22.
Così facendo la Lega di B ha letteralmente imposto un blocco ai ripescaggi e al terzo grado della giustizia sportiva congelando le decisioni sulla ripescabilità del Novara – di conseguenza anche del Catania e di tutte quelle squadre che negli ultimi due anni non hanno commesso illeciti sportivi – e spalancando le porte ad una B a 19 squadre come richiesto dai club che attualmente vi militano, Brescia (di Cellino) e Salernitana (di Lotito) su tutte.
Dalla Lega può solo partire la proposta, però, non l’attuazione. Non basta comunicare, infatti, quello che si vuole fare, per renderlo realtà.
“Non oso immaginare cosa potrebbe succedere – ha aggiunto Lo Monaco – se dovesse passare una cosa del genere, tutte le società interessate si tuteleranno. Noi per primi riterremo perseguibile la Figc e il commissario Fabbricini. Faremo tutto quello che c’è da fare, arriveremo a tutti i giudizi di questo mondo. Non ci fermeremo davanti a niente, perché qui si stanno bypassando le regole”.
Nessun ripescaggio, dunque, al momento. Novara, Catania, Siena, Ternana, Pro Vercelli, Entella sono pronte a fare ricorso al Collegio di garanzia del Coni poi al Tar del Lazio e chiedere i danni alla Figc. Federazione che finora è stata spettatrice non pagante di questa messa in scena: proprio il suo non esprimersi ha contribuito al caos delle ultime ore infittendo la questione di dubbi e perplessità.
Anche il presidente dell’Associazione Italiana Calciatori, Damiano Tommasi, ha preso oggi voce in capitolo, schierandosi con i club che sperano nel ripescaggio: “La riforma dei campionati va fatta rispettando le regole, non così. Bisogna rispettare le aspettative dei club che ambivano al ripescaggio secondo quanto detto dalla Federazione, e naturalmente dei calciatori che in questi giorni hanno firmato contratti con squadre ripescate in B che ora si ritrovano in C”.
La mancata partecipazione del Calcio Catania al campionato di Serie B sarebbe una vera e propria beffa dopo la festa del popolo rossazzurro in piazza Europa e allo stadio, soprattutto perché “solo il 3 agosto il commissario Fabbricini aveva assicurato ufficialmente che la Serie B sarebbe stata a 22 squadre” (l’unico intervento ufficiale della Figc in materia, tra l’altro).
“Perché questo dietrofront? Se si vive sprezzanti delle regole, non si fa fatica ad architettare qualcosa di questo tipo. Ma le regole vanno rispettate, che siano brutte, sbagliate, al momento ci sono queste regole” ha concluso l’a.d. rossazzurro.
La decisione definitiva avverrà il 7 settembre, ma i campionati potrebbero ugualmente partire in corso di giudizio (l’inizio della Serie B attualmente è fissato per sabato 25 agosto): ciò potrebbe dare vita ad una Serie cadetta a 19 squadre – Figc permettendo – e una Serie C con 59 società, con non pochi problemi di organizzazione anche lì.