A Catania, finalmente, acqua per tutti. Ć stata resa nota l’approvazione del progetto per il completamento dell’impianto di depurazione di Pantano d’Arci e l’estensione della rete fognante nell’agglomerato di Catania, progetto firmato la settimana scorsa dal commissario unico nazionale per la depurazione: Enrico Rolle. Il bando di gara sarĆ pronto entro trenta giorni, mentre i lavori dovrebbero iniziare tra i sei e gli undici mesi a partire da adesso.
Il progetto da 462 milioni di euro ĆØ molto ambizioso, per quanto riguarda le fognature ĆØ stato diviso in sette lotti: i lavori dovrebbero iniziare contemporaneamente e portati a termine entro quattro anni. Catania ĆØ una delle cittĆ che piĆ¹ infrange le direttive europee riguardanti il trattamento delle acque reflue urbane, infatti la sua rete fognaria vede serviti solo 70 mila abitanti. Nei prossimi anni, con la realizzazione di questi lavori, l’allacciamento sarĆ esteso a 475 mila abitanti e l’ampliamento riguarderĆ non solo Catania ma anche i territori circostanti: Aci Castello, Aci Catena (la parte relativa al collettore di salvaguardia a servizio dell’area marina protetta dell’Isola del Ciclopi), Acireale (una piccola area a Capomulini), San Gregorio, SanĀ Giovanni La Punta, Sant’Agata li Battiati, Tremestieri Etneo e Gravina.
Aspettando gli inizi dei lavori, si proseguirĆ all’adeguamento del depuratore con la riabilitazione delle condotte e degli allacci giĆ in funzione. I cantieri non verranno aperti prima del 2019 ma ora che sono arrivatiĀ approvazione e, soprattutto, finanziamenti (393 milioni di euro derivanti dai fondi CIPE, dal “Patto per Catania” e da “Patto per il Sud”, altri 54,6 milioni di euro da tariffa a carico del gestore, piĆ¹ ulteriori interventi a carico del gestore per 68 milioni di euro) non si puĆ² piĆ¹ rimandare l’inizio e la realizzazione di un cosƬ importante progetto.