Seguendo la spinta propulsiva femminista di questi ultimi anni legata alla libertà sessuale e, più in generale, al recupero dei discorsi sul corpo femminile che non avveniva dagli Anni 70, l’Università di Bielefeld – in Germania – ha attivato un corso per insegnare alle donne come si fa a masturbarsi, sia da un punto di vista strettamente teorico sia da quello pratico. L’iniziativa è stata promossa dal Comitato studentesco generale (AStA) nell’ambito della sua “Settimana d’azione”, che ha per tema “Società. Potere. Genere”.
La notizia è stata riportata da The Independent che ha svelato qualche informazione in più su questo corso articolato in due parti, ciascuna da un’ora e trenta minuti: una teorica e una pratica. Nella prima parte, infatti, si è affrontato il tema della masturbazione da una prospettiva teorica che ha permesso alle partecipanti di entrare meglio nella questione e di avviare una riflessione in proposito. Nel corso della seconda fase, quella pratica, invece, alle ragazze è stato chiesto di portare uno specchietto, un asciugamano e un lubrificatore.
Secondo gli organizzatori, l’obbiettivo del corso era quello di essere “una fonte d’ispirazione oltre che di rafforzamento”. I posti disponibili erano solo dieci e sono andati tutti esauriti. Costo? 250 euro a persona. L’iniziativa, chiaramente, non è stata ben accolta da tutti: sono stati in molti a sollevare polemiche, soprattutto da parte del Partito Democratico Cristiano e, in particolare, dall’ala universitaria della CDU.
Come sempre, quando si associano le donne al piacere sessuale, malumori e polemiche sono dietro l’angolo, ma si è sicuramente trattato di un’iniziativa che ha riportato l’educazione sessuale all’interno di un luogo dedito all’istruzione di giovani ragazzi e ragazze, e sicuramente anche al centro di un dibattito estremamente importante e attuale in un momento storico particolare per le donne come quello in cui stiamo vivendo.