I nottambuli non saranno di certo lieti di leggere quanto alcuni studiosi inglesi hanno recentemente pubblicato sulla rivista scientifica Chronobiology International. Secondo questi ultimi, infatti, i tipi cosiddetti “serali”, coloro cioè che amano vivere la notte e fare le ore piccole, sarebbero più a rischio di contrarre malattie come il diabete, disturbi neurologici e patologie mentali. Ma, soprattutto, i “figli della notte” vivrebbero meno a lungo di chi, al contrario, si mette a letto non troppo tardi.
Si tratta di uno studio svolto su un campione di circa mezzo milione di cittadini inglesi, condotto nell’arco di sei anni e mezzo. Gli studiosi avrebbero chiesto ai partecipanti di auto affidarsi a una delle quattro categorie stabilite: “assolutamente mattiniero”, “più mattiniero che serale”, “più serale che mattiniero”, “assolutamente serale”. Durante l’intero periodo dell’esperimento circa diecimila partecipanti sono deceduti, e, considerate età e condizioni di salute, è stata rilevata un’incidenza del 10% in più tra coloro che si dichiaravano “assolutamente serali”.
“Dopo aver evidenziato un più alto tasso di malattie come il diabete e patologie psicologiche, questo è il primo caos in cui si studia direttamente il tasso di mortalità”, afferma Kristen Knutson, professoressa associata di neurologia alla Northwestern’s Feinberg School di Medicine, tra gli autori dello studio. Tuttavia, a detta dei ricercatori, le ragioni di questo fenomeno sarebbero da ricercare nelle abitudini culturali, più che in prestabiliti meccanismi biologici, in quanto gli individui predisposti alla vita notturna sarebbero costretti a confrontarsi con ritmi e abitudini prettamente giornaliere, non riuscendo, quindi, a ottenere il fabbisogno di riposo necessario.
Niente a cui non poter porre rimedio dunque! Basta soltanto cercare di ritagliarsi durante la giornata dei momenti in cui poter riposare e rifocillarsi di tutte le energie perse durante la notte. Più facile a dirsi che a farsi, però, considerati i mille impegni con cui ciascuno di noi deve confrontarsi quotidianamente. Meglio andare a letto presto, dunque, e non pensarci più, in fin dei conti per fare le ore piccole si può sempre approfittare del weekend, da vivere pure finché non sorge il sole.