Unical, uno dei più grandi campus italiani situato nel comune di Rende, in provincia di Cosenza, è stata teatro di un altro dramma da seduta di laurea. Sedici candidati, laureandi in giurisprudenza, hanno dovuto attendere più del previsto quando la commissione ha deciso di sospendere la sessione di laurea.
La causa? Ciò che qualcuno definirebbe un “copia-e-incolla”.
Una delle candidate sarebbe, infatti, stata accusata dalla commissione di aver copiato gran parte dell’elaborato finale. A dare la conferma un software sviluppato proprio per individuare i plagi, grazie al quale si sarebbe riscontrato come soltanto il 4% della tesi fosse farina del sacco della giovane candidata.
La seduta è stata interrotta e i carabinieri della compagnia di Rende sono intervenuti per sedare gli animi. A circa due ore dall’inizio del trambusto la commissione ha ripreso regolarmente i colloqui.
Se la colpa sia da attribuire unicamente alla studentessa o vada condivisa con la relatrice – che, secondo alcune voci, non era presente durante la sessione di laurea – non è ancora chiaro, ma una cosa è certa: l’inconveniente sarebbe stato facile da evitare. È difficile credere che, dopo tanti anni di duro lavoro, trascorsi in questo caso sui libri di diritto, si sia pronti a mettere tutto a repentaglio con quella che forse è una delle più gravi infrazioni che uno studente possa commettere.
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