Ci sono alcuni ricercatori dell’INAF- Osservatorio Astrofisico di Catania, tra i catalogatori di circa 1,7 miliardi di stelle.
Grazie al lavoro di questi esperti adesso è nota la posizione di 1,7 miliardi di stelle. Inoltre, per circa 1,3 miliardi di queste è stata indicata distanza, movimento e colori, mentre di 161 milioni di questi corpi celesti è stata rilevata la temperatura, e a 76 milioni di essi è stato misurato il raggio e la luminosità.
In più è stata effettuata la classificazione di 550.000 stelle variabili, sono stati scoperti 14.099 asteroidi, ed è stata catturata la luce di mezzo milione di quasar, ossia galassie che hanno al centro un grande buco nero che emana energia.
I dati raccolti da questa grande ricerca sono numerosissimi: si parla di 1,5 milioni di gigabyte, i quali occupano più di 300 DVD elaborati al (Dpac), Data Processing and Analysis Consortium, consorzio che ha visto la partecipazione di circa 400 scienziati provenienti da tutto il mondo. L’Italia ha contribuito con le proprie strutture INAF con sede a Bologna, Roma, Napoli, Padova, Teramo, Torino, e, appunto, Catania. In questo modo, a detta di Gunther Hasinger, direttore del’Agenzia Spaziale Europea, si stanno proprio ridisegnando le basi dell’astronomia.