Scuola

Concorso docenti 2018, la prova orale: modalità e programmi da studiare

Il concorso per i docenti abilitati del 2018, il cui bando è stato pubblicato di recente, consisterà in un'unica prova dal carattere formale e non selettivo, al termine della quale si verrà inseriti in una graduatoria di merito regionale ai fini dell'accesso diretto al terzo anno del Fit. Ma in cosa consiste la prova?

Il concorso consisterà in una prova orale della durata di 45 minuti in cui il candidato dovrà mettere in pratica una lezione simulata davanti alla commissione giudicatrice; durante la discussione, i commissari procederanno anche alla valutazione della lingua straniera che l’aspirante docente avrà scelto al momento della presentazione dell’istanza; il candidato, forte anche dell’esperienza acquisita sul campo, dimostrerà pertanto le competenze didattico-pedagogiche afferenti ai 24 CFU, sebbene ne sia esonerato come già si sa.

Il diario delle prove sarà pubblicato almeno 20 giorni prima della data d’esame e i candidati saranno preventivamente avvertiti tramite email; questa comunicazione avrà il valore effettivo di una convocazione e non bisognerà dunque attendere ulteriori conferme. La prova non potrà comunque avvenire in un giorno festivo. La commissione predisporrà dunque un numero di tracce per il colloquio orale di tre volte superiore al numero dei candidati e ciascun candidato sorteggerà la propria prova 24 ore prima del suo colloquio, ai fini di garantire la trasparenza. È importante inoltre, in sede d’esame, ricordarsi di venire muniti di documento d’identità e della ricevuta di avvenuto pagamento del contributo (si ricordi che bisogna pagare 5,00 euro per ciascuna classe per la quale si concorre).

Per quanto riguarda infine la preparazione del colloquio, i candidati dovranno fare riferimento all’Allegato A del decreto ministeriale 95 del 2016 che disciplinava il concorso a cattedra di quell’anno: oltre a fare opportuno riferimento alla propria classe di concorso, vi sono delle avvertenze generali di carattere didattico-pedagogiche:

  • Sicuro possesso dei contenuti e degli schemi epistemologici delle proprie discipline;
  • Conoscenza della psicologia dello sviluppo;
  • Conoscenze pedagogico-didattiche al fine di agevolare la relazione con gli alunni;
  • Capacità di progettazione curriculare;
  • Conoscenza dei media agevolatori della didattica;
  • Conoscenza della normativa scolastica vigente.

Sarà bene pertanto che i candidati, basandosi sulle proprie conoscenze e sull’esperienza già maturata, tengano presenti anche questi elementi al fine di prepararsi al meglio.

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