Un’analisi della società di consulenza McKinsey, che ha analizzato il percorso di formazione e la successiva collocazione nel mondo del lavoro tramite Studio ergo lavoro, ha cercato di capire su cosa si basi la scelta del percorso di formazione da parte dei maturandi.
Secondo questo studio, solo un giovane su tre sceglie il corso di laurea guardando le tabelle occupazionali, che potrebbero essere molto utili per avere più opportunità di lavoro e di crescita.
Solo il 25% dei studenti sceglie percorsi scientifici, che in base alle statistiche offrono un impiego fisso con contratti a tempo indeterminato. Tutto merito di materie come matematica, fisica, chimica, che in alcuni casi possono risultare poco attraenti per i giovani.
Il dato sulle opportunità di carriera dopo la laurea viene calcolato sul dipartimento di Ingegneria del Politecnico di Milano: ad un anno dalla laurea il 97% dei giovani, maschi o femmine che siano, hanno un’occupazione stabile e ben retribuita.
Un altro dato che emerge nello studio è quello legato al genere. Le ragazze spesso optano per un corso umanistico.
L’obiettivo sarebbe quindi quello di far crescere nei prossimi anni gli iscritti ai corsi scientifici, puntando anche sulle figure femminili. Secondo studi della Comunità Europea, le donne laureate in materie scientifiche ed occupate potrebbero aiutare a crescere il pil europeo, favorendo sviluppo e la produttività.