Il caffè fa bene o male alla salute? Da anni si cerca di dare una risposta univoca a questa domanda, ma vari studi hanno spesso sostenuto entrambe le verità. È per questa ragione che Giuseppe Grosso, un epidemiologo nutrizionale presso l’università di Catania ha deciso di condurre uno studio in collaborazione con scienziati di Harvard e Cambridge, che tolga una volta per tutte ogni dubbio da tale questione. Avendo raccolto tutti gli studi sugli effetti del caffè sulla salute e avendo rivisto sistematicamente le prove, i ricercatori hanno offerto il loro bilancio nell’Annual Review of Nutrition, nel quale viene smentita ogni ipotesi circa i rischi della caffeina per la salute.
Secondo questo studio, infatti, il caffè sarebbe un vero alleato per la salute. A tal proposito, sono state trovate varie evidenze probabili che dimostrerebbero che il consumo di caffè è associato a un rischio ridotto di molti tumori comuni, inclusi seno, colon-retto, colon, endometrio e prostata, con una riduzione del rischio del 2 – 20%, a seconda del tipo di cancro. La ricerca ha anche riscontrato riduzioni del rischio del 5% per le malattie cardiovascolari e circa il 30% per il diabete di tipo 2 e il morbo di Parkinson. Tuttavia, a dover stare attente dall’ingerire alte quantità di caffeina, sono le donne in gravidanza, che rischierebbero l’aborto più della media, in quanto i feti non hanno alcuni enzimi necessari alla metabolizzazione della caffeina.
Anche se non tutti gli studi sui quali si è basata la ricerca dell’epidemiologico catanese hanno misurato i volumi di caffè esatti di livelli di caffeina, dagli studi disponibili sembra che i massimi benefici si sono verificati in circa 4-5 tazzine al giorno, l’equivalente di due tazze grandi di Starbucks, per una quantità 380 a 475 milligrammi di caffeina. Come rivela il Washington Post, Grosso ha constatato che nessuno dei dati analizzati riguarda le abitudini al caffè dell’Italia. “Per il 99,9 per cento degli italiani, il caffè è espresso e qualsiasi altra cosa è acqua sporca”, ha dichiarato. Un tipico caffè espresso italiano contiene circa 50-75 mg di caffeina, quindi paradossalmente gli italiani, bevendo un solo espresso assumono meno caffeina degli americani e di altri cittadini di varie parti del mondo.
Ma da cosa derivano esattamente i benefici del caffè per la nostra salute? Innanzitutto, gli esperti spiegano che i chicchi di caffè contengono sostanze fitochimiche (alcune delle quali si trovano anche in frutta, verdura, cioccolato e tè) che hanno proprietà antiossidanti e antinfiammatorie. Tutte le malattie legate agli effetti protettivi del caffè iniziano con un’infiammazione di basso livello, gli agenti chimici anti-infiammatori che circolano nel corpo potrebbero agire, calmando lo stato infiammatorio. Inoltre, la caffeina e altri prodotti fitochimici hanno effetti specifici sugli enzimi che regolano la funzionalità epatica, il metabolismo dell’insulina e del glucosio e la riparazione del DNA, così da contrastare le malattie sopra citate.