L’ingegno è una cosa che ai siciliani non manca, soprattutto quando si tratta di fare i furbi o, meglio, di credere di essere furbi anche quando si è alla guida. A Catania, può accadere di tutto, come prendere le strade in controsenso “pi’ spicciarisi” (per sbrigarsi) o parcheggiare in doppia fila.
Tutte situazioni che potrebbero causare incidenti, mandando in tilt il traffico. Secondo dati Istat, nel 2016 in Italia sono avvenuti ben 175.791 incidenti stradali (in calo rispetto al 2015). Si conta un numero di vittime rimasti uccise dagli incidenti pari a 3.283; più 249.175 persone rimaste ferite. Tra le cause, l’eccesso di velocità, il mancato rispetto di precedenza e la distrazione scaturita dall’utilizzo del telefono durante la guida.
Ma anche la mancata segnalazione di svolta è uno dei motivi per cui si verificano incidenti in Europa. Per questo Giovanni Mirulla, studente in Ingegneria Elettronica nell’Ateneo catanese, ha inventato un dispositivo elettronico con l’obiettivo di attivare in modo automatico gli indicatori di direzione.
“Basta guidare un po’ per l’Italia, non solo a Catania, per rendersi conto che la distrazione mentre si guida ci appartiene – dichiara il giovane inventore Giovanni Mirulla -. Quindi è un’idea venuta quasi spontaneamente; poi con qualche ricerca in merito agli incidenti che riguardano questo problema e qualche “supporto morale”, mi sono reso conto che effettivamente serviva qualcosa che entrasse a far parte della nostra quotidianità non spingendosi troppo oltre come succede con la guida autonoma“.
L’idea dello studente catanese abbraccia il rapporto “Sistemi di salvataggio di vite: rafforzare la sicurezza dei veicoli nella Ue” che il Parlamento europeo ha promosso con 593 voti a favore, con l’obiettivo di introdurre sistemi di sicurezza automatici su tutte le auto.
“Non posso dire molto sulle conoscenze e sulla realizzazione di Allrowy, – continua Mirulla – essendo un dispositivo coperto da brevetto, ma posso dire che il suo funzionamento si basa su un algoritmo di Intelligenza Artificiale e riesce a imparare le nostre abitudini correggendole se necessario. Il dispositivo al momento è in cerca di finanziamenti per avviare la produzione in larga scala quindi non ho una data. Spero però che sia qualche casa automobilista, visto le intenzioni da parte dell’Unione europea, ad adottarlo“.
Un progetto che nasce da una riflessione e dalla passione per l’elettronica e per la robotica. Infatti, Giovanni può vantarsi – insieme ad altri studenti catanesi dell’ITIS Archimede di Catania – di essere stato campione nazionale, mondiale ed olimpionico di robotica. Una passione che non si è mai spenta in lui, ma che lo ha portato a intraprendere un percorso di studi all’Università di Catania, mentre in contemporanea cerca di realizzare le proprie idee.
“Sto lavorando ad altri progetti, come sempre, anche perché non riesco a terminarne uno che ne ho in mente subito un altro“, conclude.