Un’edizione ricca di novitร , la sessantottesima del Festival della Canzone italiana, che vede Claudio Baglioni nei panni del conduttore – nonchรฉ direttore artistico – insieme a Michelle Hunziker e Pierfrancesco Favino.
Innanzitutto, nessuna esclusione e tutti i 20 partecipanti in finale: โBasta con le eliminazioni, sia tra Big sia tra i Giovani, e niente piรน serata dedicata alle cover, piuttosto spazio ai duetti“, ha dichiarato Baglioni. Differenze sostanziali rispetto alle passate edizioni, quasi rivoluzionarie.
L’edizione 2018 del celeberrimo concorso canoro prevede, inoltre, una nuova durata dei brani in gara: โQuesto festival allunga la durata delle canzoni, arriviamo a 4 minuti – ha spiegato il direttore artistico – come se una partita di calcio durasse due ore, o se un pittore potesse allargare la telaโ. Delusione, invece, per i fan di Beppe Vessicchio: tra i direttori dโorchestra, infatti, non risulta il suo nome e quindi il maestro sarร assente per il secondo anno consecutivo.Capitolo ospiti. Quelli giร annunciati sono Liam Gallagher, Sting, Laura Pausini. โPer gli stranieri, la regola dโingaggio รจ che vengano a cantare un brano legato allโItaliaโ, afferma Baglioni. Per quanto riguarda gli artisti in gara, invece, si rimane legati alla tradizione. Due le categorie che si esibiranno sul palco dell’Ariston con 20 “Big” e 8 “Nuove proposte”. Tra i 20 artisti o gruppi di chiara fama saranno ben tre i siciliani in gara: Mario Biondi, Giovanni Caccamo e Roy Paci in coppia con Diodato.
Il primo รจ un catanese doc. Mario Biondi, col suo timbro vocale – molto vicino a quello dei piรน noti Barry White, Lou Rawls – dร vita a un soul jazz caldo e passionale, che sa interpretare con accenti ironici. Negli arrangiamenti dei suoi brani si notano inoltre sprazzi di jazz. Risale al 2007, ovvero al duetto con Amalia Grรฉ nel brano Amami per sempre – scritto dalla stessa Grรฉ con Michele Ranauro e Paola Palma – l’ultima apparizione in gara come “celebritร ” di Mario Biondi. In mezzo 10 anni di carriera per un artista unico nel panorama musicale italiano, stimato da pubblico e critica internazionali.Trombettista, compositore ed arrangiatore รจ invece Roy Paci. Con il progetto Aretuska, l’artista augustano ad inizio carriera dร vita ad un repertorio strumentale composto da cover di gruppi storici della scena ska e rocksteady, affiancate ai piรน conosciuti standard jazz. ร nel 2001, con l’album โBaciamo le maniโ, che Roy per la prima volta ricopre il ruolo di crooner.ย Un potente mix di rocksteady, ska, soul, funk e melodie mediterranee, che in venti anni di attivitร รจ riuscito a non perdere mai di vista la tradizione, senza rinunciare a un continuo rinnovamento. Nella sessantottesima edizione del Festival, il musicista d’Augusta affiancherร , sul palco dell’Ariston, Diodato, la cui ricca – se pur breve – carriera lo ha giร visto protagonista a Sanremo nel 2014 (categoria Nuove proposte) con il brano Babilonia.
Infine, Giovanni Caccamo, modicano classe 1990. Scoperto dal maestro Franco Battiato, รจ salito alla ribalta per aver vinto la sezione Giovani di Sanremo 2015 con il brano Ritornerรฒ da te, scritto da lui stesso, e per essere giunto al terzo posto nell’edizione 2016 del Festival con il brano Via da qui, cantato insieme a Deborah Iurato nella categoria Big. A distanza di due anni – dopo aver debuttato come speaker radiofonico nel programma “Nessuno mi puรฒ giudicare – Testa a testa, un viaggio negli ultimi cinquant’anni di musica italiana” ed aver condotto l’ultimo Zecchino d’Oro – il talento di Modica torna a calcare la scena dell’Ariston nella sezione Big.