“Sicilia bedda” è da sempre una delle frasi con cui generazioni di siciliani si sono orgogliosamente identificati nel corso del tempo. La Sicilia, adesso, è sempre più “bedda” soprattutto per i turisti, in modo particolare gli stranieri, che si sentono quasi a casa, coccolati da una terra che ormai, dalla loro presenza, trae sempre più vitalità.
Il 2017 del turismo siciliano si avvia alla conclusione sfatando il mito di un’Isola piena di visitatori solo nel periodo estivo: lo dimostrano la massiccia presenza di stranieri armati di macchine fotografiche nell’incantevole Ortigia o i pullman che insidiano il traffico cittadino – anche dei borghi più piccoli – carichi di passeggeri venuti a visitare i suggestivi scenari evocati dai presepi viventi, tradizione secolare di questo periodo. C’è poi la certezza numerica, che arriva direttamente dagli alberghi e dalle strutture ricettive sparse sul territorio, che inseriscono la Sicilia ai primi 10 posti delle mete più gettonate in questa fredda stagione invernale.
La nostra isola è sempre più internazionale ed un ruolo da protagonisti, in tal senso, lo svolgono giornalmente i due aeroporti leader di Catania e Palermo, che hanno registrato significativi incrementi: per Fontanarossa, in particolare, il 2017 ha visto solcare quota 9 milioni di passeggeri, con una previsione che sfiora il mezzo milione per i viaggiatori attesi in questo periodo di feste. I proprietari di alberghi, alloggi e ristoranti possono dirsi soddisfatti; ma le statistiche ufficiali riportano una più densa presenza di stranieri in tali strutture. Come riportato, ad esempio, da casevacanza.it, i turisti d’oltralpe, infatti, sarebbero disposti a protrarre mediamente i loro soggiorni fino a cinque giorni, spendendo circa il 25% in più rispetto ai viaggiatori italiani, la cui spesa di pernottamento non eccede le centinaia di euro a notte, prestando maggiore interesse per le opportunità low – cost.
Il clima siciliano, del resto, è di grande aiuto: sono sopratutto i turisti che vengono dalle gelide aree del Nord – Europa centrale e Scandinavia, su tutte – a scegliere la Sicilia per godere di una temperatura più mite, visto il periodo; quest’anno, inoltre, è aumentata la presenza anche degli Inglesi, che sfuggono dalle piogge per godere un sano e meritato sole mediterraneo. Le alternative non mancano: dalle incantevoli coste, anche d’inverno, allo scenario quasi alpino dell’Etna, dalle città intrise di arte, storia e cultura alle lussureggianti campagne, sempre più puntellate da agriturismi rivolti a chi non vuole per nulla staccarsi dalla natura.
A rovinare le feste c’è l’incubo dei trasporti: eccezion fatta per gli aerei appunto, la Sicilia è sempre più carente di adeguate e moderne infrastrutture, come dimostrano le ferrovie abbandonate o dismesse o i viadotti autostradali in costante pericolo di cedimento. Tutto ciò non scoraggia, almeno per quest’anno, i visitatori: per il momento, non resta che augurarsi di accogliere anche molti più connazionali nelle nostre piazze.
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