Università e barzelletta: il video virale che mette Germania, Francia e Italia a confronto

Si tratta di un video di ricercatori e docenti di Roma Tre che designa un quadro allarmante degli atenei del nostro Paese e una barzelletta che mette a nudo i mali delle Università.

 

Uno studente tedesco, uno francese e uno italiano si iscrivono all‘Università…”
Che cosa li aspetta?
Dietro al video ideato dai docenti e ricercatori dell’università Roma Tre, che confronta gli investimenti sull‘istruzione in Europa sotto barzelletta, c’è la grande filosofia del “ridere per non piangere”. Inizia proprio come le classiche barzellette “Ci sono un tedesco, un francese ed un italiano”, confrontando i tre paesi europei e spiegando quali sono le differenze tra la spesa pubblica dell‘Università in base al Pil, le spese annue di uno studente e i docenti universitari con più di 50 anni e non solo.

Il video è stato e continua ad essere condiviso in rete, sui canali social mediante il progetto di ricerca sulla “Popolarizzazione della politica” sviluppato nel Dipartimento di Comunicazione e Spettacolo dell‘Università degli Studi RomaTre. Il confronto è imbarazzante, poiché lo studente italiano rimane in mutande mentre quello tedesco e francese possono utilizzare il computer e le tecnologie di ultima generazione, riescono ad accedere alle cattedre e guadagnano quasi il doppio del collega italiano che, invece, rimane con un banchetto ed un abaco.

Dietro la barzelletta in realtà vi è una dura verità: la verità di ragazzi e ragazze che nonostante i continui sacrifici e la tenacia nel continuare gli studi e nel creare un futuro degno, non vengono ricompensati dal sistema, determinando spesso ulteriori rinunci. Chi intraprende la carriera universitaria nel Bel Paese sa che non avrà vita facile; tutto questo è causato da un numero altissimo di studenti per docente, pochi investimenti nel settore dell’istruzione e della ricerca e la possibilità di rimanere disoccupato dopo l’acquisizione del titolo, l‘anzianità dei professori.

La barzelletta non è per nulla divertente e sebbene, possa far nascere un sorriso, in realtà ci sarebbe anche un senso di tristezza e di accorgimento nei confronti del nostro sistema. Un sistema da cambiare assolutamente, se si vuole portare avanti l’evoluzione del paese e l‘istruzione dei giovani che rappresentano il futuro.

Sara Giannone

Sara Giannone nasce a Ragusa, il 14 Agosto 1996. Cresce a Modica, dove la passione per la scrittura e per il turismo cominciano a combaciarsi tra loro. Ambiziosa, forte, coraggiosa e solare sono le principali caratteristiche del suo carattere. Studentessa di Mediazione linguistica ed interculturale, vuole fare della propria vita un Capolavoro; trasformando il suo sogno nel cassetto in una vera realtà! Datele una penna e un foglio di carta e Sara diventa la ragazza più felice del mondo.

Pubblicato da
Sara Giannone

Articoli recenti

Catania, al via i nuovi servizi di Catania Car e Bike Sharing

Lanciato negli scorsi giorni, a Catania, il nuovo servizio Catania Car & Bike Sharing, con…

17 Dicembre 2025

Teatro ABC di Catania, in scena “Perfetti Sconosciuti”: le date da segnare

La compagnia Nuovo Teatro diretta da Marco Balsamo in coproduzione con Fondazione Teatro della Toscana…

17 Dicembre 2025

Maturità 2026, addio al documento iniziale: le novità sul colloquio

Cambia l'esame di Maturità 2026! Il colloquio orale tornerà ad avere un ruolo centrale nella…

17 Dicembre 2025

Concorso Ministero dell’Interno, 159 posti per operatori: i requisiti

Concorso Ministero dell'Interno: sono in fase di pubblicazione i nuovi bandi relativi al concorso del Ministero…

17 Dicembre 2025

Sicilia e salari bassi, Cgil: “76,2% dei redditi sotto i 25 mila euro lordi”

Negli ultimi anni, il lavoro in Sicilia si evolve sempre più in una condizione emergenziale.…

17 Dicembre 2025

Bonus libri, confermato anche per il 2026: le novità

Bonus libri: confermato anche per il 2026 il bonus libri! Questa potrebbe diventare una delle…

17 Dicembre 2025