Nel corso del suo ultimo intervento, il rettore Francesco Basile ha sottolineato e ricordato altre due strutture dell’Ateneo, da qualche tempo fuori uso, come Città della Scienza e l’Auditorium di via Plebiscito.
In particolare, quest’ultimo enorme spazio, ex sede Gil e Cpo Experia nei conclusivi anni d’apertura, sito a ridosso di via Santa Maddalena ed a pochi metri dal Monastero dei Benedettini, è da tempo oggetto misterioso per moltissimi studenti; altri, supponiamo siano pure molti, non ne conoscono neanche l’esistenza e, come recentemente spiegato dal rettore Basile “la struttura è stata ristrutturata dalla Soprintendenza per farne un auditorium da assegnare all’Ersu di Catania, in attesa che vengano ultimati alcuni collaudi più volte sollecitati dalla presidenza dell’Ersu, e risolti alcuni problemi tecnici. L’Università si rende disponibile a concorrere alla spese e alla gestione, finalizzata ad iniziative culturali, da realizzare in convenzione con l’Ersu, quando sarà pronta. Certamente, condividiamo la richiesta degli studenti e dei cittadini affinché questo iter si concluda nel più breve tempo possibile, in maniera da poter restituire questo prestigioso immobile alla fruizione pubblica”.
Discorso diverso, invece, per l’altro fiore all’occhiello, almeno all’apparenza, di Città della Scienza, sita in via Simeto: “è una struttura di prestigio nella quale l’Università di Catania – ha continuato il magnifico – ha investito molto, grazie a un finanziamento iniziale del ministero, e nella quale continua a credere, tanto da essere organicamente inserita all’interno del Sistema museale d’Ateneo. Grazie all’impegno personale di docenti e personale, la struttura è stata allestita e resa fruibile per alcuni periodi, nei quali ha ospitato mostre e altre iniziative culturali, richiamando parecchi visitatori. Per quanto riguarda la sua apertura permanente, siamo costantemente al lavoro per individuare e ottenere quei finanziamenti che servirebbero a far decollare definitivamente una struttura che può avere una forte connotazione didattica per gli studenti e per tutti i cittadini, sull’esempio di analoghe strutture divulgative realizzate in altre città“.