Un racconto pieno di avventura e amore per una figlia, un racconto scritto i 108 giorni nel cuore dei due protagonisti viaggiatori: Haitao e la figlia Xinyi. L’obiettivo di questa odissea di 30mila km? Iscriversi all’università di Seattle.
Le promesse sono promesse e vanno mantenute, soprattutto se sono promesse fatte ai propri figli. Questo Huang Haitao lo sapeva bene quando ha promesso che avrebbe mandato la figlia studiare in un’università degli Usa, se fosse riuscita ad entrare. Cosa che è realmente accaduta.
Così, partiti dalla piccola città dell’est della Cina, Nanjing, a bordo della loro macchina, Haitao e Xinyi, hanno dovuto attraversare 26 paesi differenti, tra Asia, Europa e America, facendo un’unica sosta di più ore in Russia. Poi hanno varcato la Turchia, alla volta della Macedonia, per poi attraversare la Slovenia, la Svizzera ed arrivare, infine, nel Regno Unito, dove, da Southampton, si sono imbarcati con la loro auto alla volta del Nord America.
Sbarcati negli Stati Uniti, i due viaggiatori padre e figlia, hanno percorso la “Route 66”, all’insegna dei film hollywoodiani che hanno reso leggendaria quella strada, giungendo poi alla costa occidentale, a Los Angeles. Dalla città degli angeli, Haitao e Xinyi si sono diretti verso la meta finale: Seattle.
L’11 settembre, dopo un’odissea durata 108 giorni, di ben 30mila km, Haitao ha mantenuto la sua promessa: accompagnare sua figlia Xinyi alla Seattle University. Un ultimo viaggio insieme a sua figlia, che si chiude con l’immagine di lei che varca i cancelli dell’ateneo statunitense.