Lunedì 18 settembre sono ricominciate le attività didattiche anche per la scuola elementare e materna “Mario Rapisardi” di Catania. Tuttavia, poco prima della prima campanella dell’anno, un folto gruppo di genitori si è radunato nel cortile interno del plesso scolastico di via Aosta, dando segni di protesta e comunicando la volontà di non far entrare i propri figli.
La protesta dei genitori, rientrata comunque al suono della campana, non è casuale, facendo riferimento ad un episodio pregresso, relativo all’incidente occorso anzitempo ad un’alunna, all’interno del plesso. I successivi controlli avevano evidenziato problemi relativi alla stabilità di alcuni ambienti dell’edificio, motivo per cui, a scopo precauzionale, la preside della scuola aveva optato per lo spostamento temporaneo di alcune classi, le quinte elementari nella fattispecie, presso una struttura succursale, la scuola “Giosuè Carducci”. Questa soluzione non avrebbe convinto alcuni genitori, che ritenevano disagevole lo spostamento per le rispettive famiglie.
L’episodio di lunedì si accoda ad una serie di riunioni e tavoli tecnici convocati in questi mesi per giungere ad una soluzione, che hanno previsto la partecipazione dell’assessore alla Pubblica Istruzione del Comune di Catania. Da quanto è emerso, i tecnici del Comune avevano suggerito di ricavare alcune aule temporanee dai locali del plesso “Rapisardi” – come la presidenza o aule di laboratorio – e nel frattempo procedere alla messa in sicurezza di altre, senza però ottenere riscontro positivo nella dirigente. Un’ulteriore soluzione è stata invece proposta dalle famiglie interessate dal disagio: ottemperare una rotazione, durante l’anno, tra le classi terze, quarte e quinte nei locali della “Carducci”, anziché lasciarvi in fissa dimora solo le quinte classi, in modo da agevolare un po’ tutti i genitori.
All’interno dell’edificio, intanto, i lavori dovrebbero essere conclusi entro il 31 dicembre 2017. Nonostante la protesta, la dirigente ha fatto sapere, tramite un comunicato sul sito della scuola, che nella mattinata di domenica 17 la stessa aveva presieduto un tavolo tecnico, alla presenza dell’assessore e relativi tecnici, per stabilire le soluzioni temporanee che riconducano tutti gli alunni ai soli locali della “Rapisardi”. L’assessore ha altresì confermato l’avvenimento di tale incontro, precisando che, come emerge dallo stesso comunicato della preside, non sono stati chiariti quali saranno i provvedimenti da attuare. L’ultima parola, quindi, spetterà alla dirigente: in attesa degli stessi, i rappresentanti comunali hanno dato comunque il proprio consenso alle soluzioni proposte.