Un’idea a dir poco orginale arriva dall’Università di Padova, la quale darà presto il via ad un corso di cucina gratuito. 60 fortunati studenti fuori sede avranno l’opportunità di imparare da esperti del settore e nutrizionisti come gestirsi autonomamente, cucinando piatti veloci e salutari e imparando a fare la spesa in modo corretto.
La vita da studente fuori sede è dura si sa. Dover decidere cosa mangiare e cosa cucinare è un dilemma quotidiano, spesso irrisolvibile, che spinge gli studenti, soprattutto per pigrizia, a consumare pasti tristi, fatti di cibi che non necessitano cottura o cibi poco salutari, che vanno dai panini al kebab, i quali richiedono solo qualche spiccio.
Chiunque è in questa situazione, rimpiange i pasti preparati dalla mamma: grossi piatti di pasta, accompagnati da un secondo piatto di carne o cotolette, contorno e alle volte anche il dolce. Il problema degli studenti fuori sede e dei giovani ragazzi, non è soltanto la pigrizia di prepararsi un piatto di pasta al pomodoro, che dopo una giornata trascorsa in università è pure comprensibile, ma si aggiunge il più delle volte la totale incapacità di sapersi organizzare ed autogestire, la quale si riflette per prima cosa nel contenuto della credenza e del frigorifero di questi studenti.
A tutto questo ha pensato l’Università di Padova, che, in collaborazione con Ascom e Supermercati Alì, ha deciso di far leva sulla curiosità dei ragazzi per presentare loro il primo corso universitario di educazione alimentare. Un corso che per la prima volta da una possibilità di riscatto per chi ai vent’anni è arrivato senza sapere accendere un fornello, ed ha bisogno di imparare le basi per vivere da fuori sede. Parliamo di un corso accelerato di cucina per principianti che potrà accogliere fino a 64 iscritti ai diversi corsi di laurea dell’ateneo padovano. Il corso si sostanzierà di cinque appuntamenti serali di tre ore ciascuno, con un programma formativo che alterna lezioni frontali di gestione della dispensa ed economia domestica agli incontri con il medico nutrizionista, per fare il punto sulle proprie abitudini alimentari, e studiare insieme la dieta più giusta. Naturalmente, non mancheranno anche i laboratori di cucina, per la preparazione di sughi, piatti unici, ricette veloci e pratiche da replicare, che invoglino i ragazzi a mettersi ai fornelli.Comprese anche alcune lezioni di pasticceria.
Alla fine del corso ogni partecipante riceverà un attestato di frequenza, ma tutti potranno beneficiare delle lezioni tramite la diretta streaming sui canali dell’università. Il corso sarà reso possibile grazie ad un investimento di circa 20 mila euro, con i quali Ascom metterà a disposizione gli spazi e le attrezzature (alle cucine dell’Accademia Arti e Mestieri), la catena Alì fornirà alimenti e prodotti utilizzati a lezione, mentre all’ateneo sarà riservato il compito di facilitare gli spostamenti, con un servizio di navetta gratuito fino alle aule, e fornire agli allievi divise e cappelli. Il corso che sarà attivato quest’anno, qualora dovesse riscontrare successo, potrebbe diventare un appuntamento fisso nel calendario dei corsi dell’ateneo padovano. Nel frattempo, migliaia di studenti fuori sede in giro per l’Italia sperano che tale iniziativa possa essere replicata anche negli altri atenei italiani.