“La mafia uccide, il silenzio pure” è la scritta che campeggia nel murales dedicato a Peppino Impastato sotto il cavalcavia ferroviario della circonvallazione di Catania. Alla frase, quest’oggi ci sarebbe da aggiungere che anche l’ignoranza uccide. Attenzione, la nostra congiunzione non vuole sindacare sull’ignoranza scientifica e tutto quello che ad oggi ruota intorno alle discussioni di cui si fanno portavoce gli antivaccinisti, ma si riconduce ad una ignoranza sociale che nell’era dell’informazione 2.0 non dovrebbe essere radicata nell’essere umano.
Ignoranza sociale papabile nel gesto compiuto dall’ignoto (da capire se abbia agito da solo o in allegra compagnia) che, preso dal suo sapere scientifico, si è permesso di imbrattare il murales dedicato a chi l’ignoranza sociale la combatteva quotidianamente e per la quale c’ha rimesso la stessa vita.
Sopra le impronte delle mani, lasciate da passanti e tanti ragazzi che hanno voluto accompagnare l’autore VIM in questa iniziativa, una frase riportante la dicitura “No dittatura, no 12 vaccini“; l’artista, usando una bomboletta color verde speranza (identica a quella che ci auspichiamo nella sua identificazione da parte delle forze dell’ordine), preso da un attacco naïf ha voluto ribadire la sua opinione, cercando di coprire, anche malamente, la memoria.
Ancora un atto vandalico quindi per la città di Catania, dopo i recenti rinvenuti presso la Fonte Lanaria dedicata a Sant’Agata e la nuova piazzetta di Ognina, messa a soqquadro da ignoti vandali. Il murales, realizzato nel 2015 dal club service Interact Catania in collaborazione con l’artista Vincenzo Magno (in arte VIM), verrà ripristinato nella giornata di domani: “Chi ha visto parli, denunci, comunichi alle autorità preposte, l’amministrazione chiede la collaborazione dei cittadini“, ha chiosato l’assessore comunale catanese Di Salvo.