[amazon_link asins=’B0186FESVC,B017DOUW76,B00IOY524S,B071HFMK1H’ template=’ProductCarousel’ store=’liveuniversit-21′ marketplace=’IT’ link_id=’91b78f13-3edd-11e7-b2f6-19277c21cdfb’]
Fervono i preparativi all’interno del complesso monastico dei Benedettini, sede dei dipartimenti umanistici dell’Università di Catania e punto di attrazione per tantissimi cittadini e turisti. E proprio questa settimana, in vista del G7 di Taormina, arriveranno in città dei visitatori sui generis: toccherà a first lady e first husbands dei “magnifici 7” della terra calcare i pavimenti carichi di storia che solo il Monastero riesce a raccontare.
E proprio per questo particolare evento, sono iniziati i lavori di pulizia straordinaria all’interno dei Benedettini, con le imprese di pulizia dedite a ripulire gli antichi e calpestatissimi corridoi che quotidianamente vengono vissuti dai tanti studenti dell’Ateneo catanese. Stamane infatti, come dimostrano le foto sottostanti sul “Corridoio dell’orologio”, si è proceduto lavando e spazzando il cotto dei pavimenti lungo tutto il perimetro del complesso, ripulendo anche le vetrate delle grandi porte che affacciano sugli splendidi chiostri.
I lavori presumibilmente riguarderanno l’intero edificio, sia internamente che esternamente, nei giorni a seguire, con gli ospiti che per l’occasione potranno ammirare anche la fontana del “Chiostro di Ponente”. Ritornata in vita e nuovamente valorizzata lo scorso marzo dopo diverso tempo e che, in seguito ai lavori effettuati, diventa tappa obbligatoria per i visitatori, insieme alle altre meraviglie del complesso monastico.
E tra chi scherza ironicamente con un “Ci vorrebbe un G7 l’anno“, date le condizioni non sempre perfettamente igieniche del Monastero, c’è chi invece propone una valida alternativa alla chiusura del complesso, che ha portato alla conseguente sospensione delle attività didattiche: “Una delle cose più interessanti da vedere al Monastero – ci dice uno studente – è proprio la vita universitaria che ivi scorre quotidianamente in mezzo a tutto quel patrimonio storico e artistico. È stupido privare l’università dei suoi ‘abitanti’ proprio in un occasione del genere, mentre invece sarebbe un gran segnale di civiltà far svolgere tutto regolarmente, come sempre. Probabilmente risulterebbe più sorprendente per questi ‘potenti’ vedere ragazzi che studiano o aspettano di fare il proprio esame piuttosto che vedere solo un bel posto vuoto“.
Questo è il primo anno in cui nel gruppo dei coniugi dei Capi di Stato e di Governo che parteciperanno al G7 figurano ben due first husbands. La componente maschile, già rappresentata da Joachim Sauer (marito della cancelliera Angela Merkel) cresce con la presenza di Philip May, marito della premier britannica Theresa May. Il resto del gruppo è formato da Melania Trump, first lady degli Usa, dalla first lady canadese Sophie Gregoire Trudeau, quella del Giappone Aki Abe, la neo première dame della Francia, Brigitte Trogneux, tutti accompagnati da Manuela Gentiloni, moglie del primo ministro italiano.