Il maxi-concorso per assistenti giudiziari è il primo indetto dal Ministero dopo quasi 20 anni. Le candidature sono state 308.385 per quelli che inizialmente erano solo 800 posti disponibili. La legge di bilancio 2017 ha previsto l’innalzamento delle posizioni aperte rivolte sia a chi già ricorrere cariche nella Pubblica amministrazione che a nuovi candidati.
Ad imprimere un cambiamento decisivo al concorso per il reclutamento di nuovi assistenti giudiziari è stata la legge di bilancio 2017. Infatti agli 800 posti banditi inizialmente, con questa legge se ne sono aggiunti altre 600 così da raggiungere un totale di 1.400 posti disponibili a cui accedere tramite concorso. Ma le novità riguardano anche le assunzioni tramite scorrimento delle graduatorie di altre amministrazioni: la legge di bilancio prevede l’assunzione di ulteriori 400 figure tramite questo sistema di scorrimento. Complessivamente, tra nuove assunzioni e inserimento di personale già attivo in altre amministrazioni sono ben mille i posti aggiunti dalla legge di bilancio 2017.
Quindi, sommando queste nuove disposizioni a quelle riferite nel bando originario, in totale saranno 1.400 i candidati selezionati tramite concorso (la prima prova si svolge nella giornata odierna) e 600 quelli che andranno a riscoprire la carica di assistente giudiziario attraverso lo scorrimento da altre graduatorie.
Il maxi-concorso indetto dal ministero della Giustizia fa parte della strategia con la quale il ministro Andrea Orlando mira alla risoluzione del problema della lentezza dei tribunali italiani. Una flemma che è stata più volta evidenziata e bacchettata anche dalle istituzioni europee che chiedono all’Italia di essere più celere nelle risoluzione dei contenziosi giudiziari. L’aumento del personale all’interno dei tribunali, è indirizzato proprio a garantire una maggiore efficenza dei tribunali, facilitare il lavoro dei giudici e far scendere la media di 981 giorni necessari per chiudere un contenzioso civile.
Tuttavia, in passato lo stesso ministero della Giustizia ha reso note delle statistiche che evidenziavano come non sempre i tribunali con meno personale siano quelli meno efficienti. Un segnale del fatto che al seguito delle assunzioni sarà necessario rafforzare il sistema di lavoro interno ai tribunali, rendendo più trasparente e puntuale il lavoro svolto all’interno dei loro uffici.