Si chiama Luigi Milana l’ottantaduenne che alla fine dello scorso anno ha conseguito la sua settima laurea all’Università di Padova.
Luigi è un ex perito che vive a Pontelongo, un paesino di 4mila abitanti, e da quando è andato in pensione ha realizzato i sogni che ha tenuto nel cassetto lungo la sua vita. Voleva diventare ingegnere, ma è rimasto orfano troppo presto per avere qualcuno che gli permettesse di proseguire gli studi. Entrare a far parte di un collegio di Verona è significato per lui diventare perito elettrotecnico e dopo 25 anni trascorsi all’interno dei cantieri navali di Venezia ha potuto, finalmente, riprendere i libri tra le mani.
Trovare un lavoro vicino casa gli ha permesso di sfruttare il tempo libero studiando. Da quel momento in poi è stato un susseguirsi di lauree: 53 anni laurea in Lettere vecchio ordinamento, successivamente diploma in Teologia, laurea triennale in Filosofia e magistrale in Storia, Scienze Storiche e magistrale in Scienza delle religioni. I suoi traguardi lo hanno portato anche a ricevere l’offerta, a 73 anni, di un assegno di ricerca in qualità di esperto di Cartesio.
La sua ultima discussione è stata su “Guido Gozzano: poetica, lettere, poesie”. Il suo esempio non solo si configura come stimolo per i suoi nipoti, una delle quali incerte sulla scelta di proseguire o meno l’università, ma anche per tutti i giovani che appartengono a una generazione piena di interrogativi. Questo è il motivo che lo ha spinto a dare un monito: “Consiglio di studiare tanto. La cultura non è importante, è fondamentale“.