All’inaugurazione della nuova fermata di Piazza Giovanni XXIII era presenta anche il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Delrio, il quale ha rilasciato importanti dichiarazioni sulle infrastrutture siciliane. Previsti miglioramenti e nuovi accordi per potenziare la mobilità all’interno e verso l’isola.
Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Delrio sta per concludere la sua quattro giorni di visite nella regione Sicilia. “Sono giornate che si vivono nel rispetto delle procedure, nella legalità- afferma lo stesso Delrio – inaugurando infrastrutture del genere stiamo soprattutto diffondendo fiducia nei cittadini nell’esistenza di una politica che fa il bene delle persone”
Il primo tema affrontato dal ministro è la questione dell’efficienza del Consorzio per le Autostrade Siciliane (CAS), “che obiettivamente non è in grado di gestire l’altezza di una grande rete autostradale, perché bisogna fare più investimenti, più manutenzioni perché non ce la fa con le sue sole forze”. A questo proposito Delrio ha annunciato di essere pronto a mettersi al fianco di CAS e “fare una grande azienda che diventerebbe la seconda azienda autostradale italiana e quindi con buone possibilità di sviluppo” e che, tra le altre autostrade, dovrebbe rimettere in sesto la Catania-Ragusa e la Siracusa-Gela. Novità proprio sulla Ragusa-Catania, che per Delrio “è un problema che abbiamo risolto, non un problema che è ancora aperto e tra pochi mesi sarà terminata la progettazione esecutiva” .
L’annosa questione del ponte sullo stretto, viene affrontata con risoluzione dal ministro, il quale ribadisce che “la priorità per noi è l’alta velocità, cioè il corridoio Napoli – Palermo, è un impegno che abbiamo preso con l’Europa“. L’idea è quella di riuscire a garantire ai passeggeri di arrivare da Roma a Reggio Calabria entro quattro ore, cosa che Delrio sostiene “con l’apertura a giugno della stazione di Afragola in Campania questo sarà possibile”. Infine il ministro ritorna a fare delle precisazioni sul tema dello stretto “la cosa su cui dobbiamo ragionare è che non è il ponte che porta sviluppo, sono le connessioni ferroviarie.“