Dopo la gara di robotica ad Abu Dhabi il team catanese torna a casa con un brillante quarto posto e racconta la propria esperienza a Live UniCT.
Si erano già distinti durante le selezioni, spiccando tra 143 squadre di tutto il mondo. Alla fine della gara, confrontandosi con i 25 team selezionati, riportano un risultato che riempie di orgoglio loro e tutto il mondo della ricerca italiana. Con il loro quarto posto superano paesi come Svizzera, Stati Uniti e Giappone. “Una grande soddisfazione per noi e per l’Ateneo. – commenta il coordinatore del progetto prof. Giovanni Muscato, docente del dipartimento di Ingegneria elettrica elettronica e informatica – Le strutture e le risorse delle squadre che ci hanno preceduto hanno avuto un supporto non paragonabile rispetto a quello che abbiamo avuto noi. Questo ci fa capire che, tutto sommato, al di là delle risorse concrete sono le risorse cerebrali quelle che ci permettono di superare molti degli altri atenei internazionali”.
La competizione richiedeva la realizzazione di un drone capace di atterrare su un veicolo in movimento. Il prodotto del team catanese ha soddisfatto tutti i requisiti richiesti e ha effettuato un atterraggio perfetto che ha permesso di guadagnare un eccellente secondo posto nella prima prova. “La particolarità è stata non esserci concentrati solo sulla visione, sul controllo, sull’aspetto informatico o meccanico – continua il prof. Muscato – ma aver realizzato un ottimo sistema da tutti i punti di vista, creando un vero e proprio prodotto innovativo. Il confronto si è svolto in modo sereno. È stata una bellissima esperienza e per i ragazzi una grande occasione per parlare, misurarsi e interagire con colleghi di altre università”.
Alla base del loro successo c’è una lunga esperienza nel settore della ricerca e l’essere riusciti a formare una squadra di studenti e ricercatori affiatati. Nel team l’ing.ri Luciano Cantelli, Carmelo Donato Melita (Dieei, gruppo di Robotica), il Dr. Guastella e i prof. Corrado Santoro (Dmi, gruppo di Sistemi Autonomi), Sebastiano Battiato, Giovanni Maria Farinella (Iplab-Dmi, gruppo di Computer Vision). Tra gli studenti Salvatore Saccone, Alfio Mazzaglia, Antonio Scandurra, Piergiorgio Statello, Giuseppe Giammello, Gabriele Galvagna, Luca Guarnera, Francesco Ragusa, Giuseppe Sutera, Fabio D’Urso, Fabio Farinella, Flavio Leggio.
L’essere capaci di prendere decisioni all’unanimità in poco tempo, ha permesso loro di cambiare strategia anche nel bel mezzo della competizione. “Abbiamo fatto quello che molte squadre non sono riuscite a fare in un anno – ci ha raccontato lo studente Fabio Farinella – All’inizio confrontarci con i nomi titanici delle università del mondo, metteva molto timore nelle nostre menti e nei nostri animi. I nostri sacrifici, tuttavia, si sono rivelati determinanti e ci hanno portato a uno straordinario quarto posto in classifica mondiale, dimostrando di essere un’università di qualità, di merito e con studenti dotati di elevato intelletto. Avere la responsabilità e il piacere di portare a casa questo risultato, è stata un’emozione forte. Questa quarta posizione al mondo è un regalo che portiamo a tutti gli Italiani”.
Il team catanese auspica per il futuro che le tecnologie messe in atto possano essere applicate in campi industriali o in agricoltura, per l’analisi e il monitoraggio delle attività e delle situazioni di emergenza. “Eravamo negli Emirati Arabi – conclude Fabio Farinella – ci siamo affacciati a nuovi mondi, molto diversi rispetto al nostro. In fondo, però, questi mondi non sono così distanti e la scienza ha dimostrato che nazioni diverse con culture diverse possono collaborare per un unico obiettivo che è quello di migliorare la vita dell’uomo”.