“Livelli di smog diffusi, seppur contenuti sotto i limiti di legge, ma decibel alle stelle: l’inquinamento acustico a Catania raggiunge livelli ben al di sopra di quelli consentiti dalla legge” è l’analisi finale del Treno Verde di Legambiente che il 24 e il 25 febbraio ha fatto tappa a Catania per la sua Edizione 2017 dedicata all’economia circolare.
Il quadro su Catania presentato dal Treno Verde, la campagna di Legambiente e del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane, realizzata con la partecipazione del Ministero dell’Ambiente e Tutela del Territorio e del Mare è piuttosto allarmante. I livelli di smog sembrerebbero diffusi ma comunque contenuti sotto i limiti della legge; quello che preoccupa è, invece, l’inquinamento acustico che raggiunge livelli altissimi e rappresenta una seria minaccia per la salute pubblica, soprattutto in virtù del fatto che i cittadini non se ne rendono nemmeno conto, essendo ormai totalmente assuefatti. Per combattere questi due problemi, Legambiente lancia una sfida all’amministrazione comunale proponendo una nuova idea di mobilità con piste ciclabili, più trasporto pubblico locale, e aree del centro storico chiuse al traffico.
“Occorre uscire dalla logica dell’emergenza e garantire un diverso modo di pianificare gli spazi nelle aree urbane, oltre a investimenti nella riqualificazione e nell’innovazione nell’edilizia e nel riscaldamento, sistemi di mobilità innovativi e investimenti sul verde urbano. Serve però anche più trasparenza nei confronti dei cittadini. È ad esempio intollerabile che in Sicilia ancora manca una adeguata informazione ai cittadini sullo stato della qualità dell’aria nelle città: solo a Catania e Palermo i comuni e gli enti preposti hanno un sito in cui è possibile consultare i dati giornalieri dei vari inquinanti; mentre queste informazioni sono assenti in tutti gli altri capoluoghi della regione” , afferma Serena Carpentieri, responsabile del Treno Verde di Legambiente.
Tra le altre proposte di Legambiente per Catania, vi è poi: la creazione di piste ciclabili, realizzando ad esempio la pista del lungomare da Acitrezza fino all’Oasi del Simeto; pensare ad un sistema di abbonamento integrato bus, metro e treno; la creazione di isole ambientali e zone a traffico 30; impedire il transito ai mezzi privati elle strade in prossimità delle scuole nella fascia oraria di entrata e uscita.