Arte e sport sono diventate le nuove parole chiave del playground realizzato dall’artista siciliano Gue ad Alessandria.
Il Parco Carrà di Alessandria è diventato noto in tutta Italia grazie all’intervento di rivalutazione artistica compiuto da Gue, artista catanese, insieme al fratello e a chi ha voluto collaborare nella realizzazione del campo. Le linee e i colori ha realizzato una nuova opera d’arte fatta di “spray” sulla quale sarà possibile giocare a basket. Se l’arte fino ad oggi è stata considerata come qualcosa di esterno dalle nostre vite che può essere solo osservata, adesso possiamo affermare il contrario e usufruirne nel quotidiano.
Attraverso l’idea di Gue è stato realizzato un campo da basket a “regola d’arte” sul quale sarà possibile giocare rimanendo a stretto contatto con un’opera artistica contemporanea. L’artista ha realizzato la sua opera sul campo da basket all’aperto di Alessandria ispirandosi e rendendo omaggio a Carlo Carrà, pittore della provincia di Alessandria.
La sua opera mescola l’arte e i suoi colori alle linee sinuose dei campi da basket conosciuti da tutti. Un tripudio di colori che hanno dato avvio alla riqualificazione dell’area urbana della città, infatti l’opera si colloca come un’anteprima di quello che è un progetto molto più complesso all’interno del quale ci sono anche iniziative destinate ai bambini e alla natura.
L’idea di Gue non è passata inosservata, infatti ben presto la sua opera è stata conosciuta da tutti gli italiani e ha avuto l’interesse anche delle maggiori testate d’arte, come Domus. L’eccellenza di Gue era già nota a Live Unict, infatti proprio il realizzatore del playgraund, definito “futurista”, poco tempo fa a proposito della sua passione per l’arte aveva dichiarato al nostro giornale: “La passione è nata nell’estate del 2004, tramite un amico, che mi fece conoscere i graffiti, prima di allora non mi ero mai accorto di essi, erano come invisibili, camminavo per la città senza alcun interesse ai muri e ai loro disegni. Da ragazzino mi ricordo solo parolacce e disegnacci nei bagni della scuola, l’unico ricordo giovanile riguarda una hall of fame sui muri del carcere, una murata che raccoglieva nomi importanti, precursori del graffitismo a Catania, oggi quella murata non esiste più. Quando ho iniziato non esisteva il termine street art, esistevano solo quei personaggi che si distaccavano dal graffitismo convenzionale, gente che mi ha subito affascinato, che oltre gli spray usava pennelli, rulli ed acrilici e i soggetti rappresentati non erano esclusivamente lettere, ma disegni che stravolgevano le logiche di base”.
Da quelle dichiarazioni e dalle Pupe Gue che è possibile osservare a Catania, e non solo, è cambiato molto, infatti oggi la sua street art è cresciuta acquistando la giusta notorietà che le eccellenze meritano.
È in corso la 28esima edizione di SAEM, il salone dell'edilizia e dell'innovazione. Uno dei…
Martedì 19 novembre alle 18, nell'aula 75 del Monastero dei Benedettini, si terrà una conferenza…
È entrata in vigore l’area pedonale “Sciuti”, (via Pacini, via Filippo Corridoni, piazza Giuseppe Sciuti, via…
L’emendamento proposto da Forza Italia alla Legge di Bilancio 2024 ha suscitato polemiche e discussioni…
Nel 2023, la Sicilia ha registrato un significativo aumento degli incidenti stradali, con 10.830 sinistri…
Nuove cure gratuite: dal 30 dicembre 2024, il Sistema Sanitario Nazionale introdurrà nuove cure gratuite…
Questo sito utilizza cookie tecnici e cookie di profilazione di terze parti per la gestione pubblicitaria. Puoi esprimere le tue preferenze sui singoli programmi pubblicitari cliccando su "maggiori informazioni". Scorrendo questa pagina o cliccando in qualunque suo elemento, acconsenti all'uso dei cookie.
Privacy Policy