Le emissioni di cenere che avvengono durante le eruzioni dell’Etna sembrano presentare delle condizioni ideali perché si possano originare nuove forme di vita, l’osservazione arriva da una ricerca spagnola.
Alcuni ricercatori spagnoli hanno effettuato degli studi sulle eruzioni vulcaniche che hanno visto protagonista l’Etna nel 2012 e stando alle loro ricerche le ceneri vulcaniche hanno creato delle condizioni favorevoli perché si possano sviluppare forme di vita negli abissi marini. Le condizioni ideali, infatti, sono state osservate nel bacino di Ierapetra, a 4.430 metri di profondità, dal gruppo di ricercatori spagnoli Geosciences (GRC) composto da Rut Pedrosa-Pamies, Anna Sanchez Vidal, Antoni Calafat e Miquel Canals. Il gruppo spagnolo è stato appoggiato anche dal team del centro ellenico per la ricerca marina (HCMR) di Creta e ha pubblicato quanto emerso dalle ricerche nella rivista Geophysical Research Letters.
Gli studiosi hanno osservato, dopo aver creato una trappola per particelle di sedimenti e un misuratore di corrente, che nel periodo in cui sono presenti le ceneri delle eruzioni dell’Etna vengono favoriti i processi protagonisti del trasporto della materia organica e la cattura del carbonio atmosferico negli abissi del mare.