Si conclude con un bilancio più che positivo la seconda edizione del Festival di Cinema Indipendente “Via dei Corti” che ha visto il cortometraggio spagnolo “Cuerdas” fare incetta di premi e menzioni.
Dall’1 al 4 dicembre 2016 il Teatro Angelo Musco di Gravina di Catania è stato il protagonista indiscusso del week end catanese. Infatti, più di 30 ospiti e 25 cortometraggi selezionati da tutti i continenti hanno intrattenuto gli ospiti del Festival, parlando non solo di cinema, ma anche di musica e libri. Un riscontro di pubblico eccezionale per un piccolo Festival dell’hinterland catanese, con una presenza complessiva di oltre 1550 persone.
Soddisfatti il direttore artistico Cirino Cristaldi e la presidente dell’associazione Gravina Arte, Marcella Messina, che insieme al sindaco Domenico Rapisarda, stanno già vagliando le nuove idee per la prossima edizione.
Per LiveUniCT, media partner del Festival, i componenti della giuria tecnica hanno espresso le loro esternazioni riguardo i cortometraggi premiati.
Premi assegnati dalla giuria tecnica:
Miglior Colonna Sonora: Lila di Carlos Lascano
Miglior Fotografia: El Audifono di Samuel Quiles Palop
Miglior Montaggio: Il potere dell’oro rosso di Davide Minnella
Miglior Sceneggiatura: Cuerdas di Pedro Solís García
Miglior Regia: Cuerdas di Pedro Solís García
Miglior Film: Cuerdas di Pedro Solís García
La giura è stata composta da Vincenzo Cosentino, Andrea Maglia, Beppe Manno, Giuseppe Sciacca e Maurizio Zignale.
Il primo membro della giuria, Cosentino, ha solo parole d’affetto verso il festival. Inoltre, oltre a far parte della giuria, è stato anche protagonista di una master class in cui ha parlato del suo sudato lavoro “Handy“.
“Quando Cirino Cristaldi mi chiese di fare parte della giuria tecnica accettai subito sia per le persone meravigliose che sono Cirino e Nino e sia perché ero certo di vedere dei bellissimi cortometraggi internazionali nella mia Gravina di Catania.
E’ stato tutto stupendo, dall’inizio alla fine. Pieno di persone fantastiche e umili (tra il personale del festival e i volontari) e sia tra il pubblico che ha mostrato grande sensibilità verso ognuno dei registi in competizione.
Sono felice che questa piccola realtà stia crescendo e che lo stia facendo con la componente della gioia, dell’umiltà e dell’amore verso il cinema. Quello genuino, quello fatto da gente comune per gente comune. Grazie quindi al festival per avermi accolto. E’ stato un onore.”
Anche Andrea Maglia, direttore del Magazine “Dietro le quinte online” ha esposto la sua: “Via dei Corti ha rappresentato la mia prima esperienza come componente di una giuria tecnica all’interno di un festival cinematografico. Non sapevo se sarei stato all’altezza del compito, ma, grazie al supporto di eccezionali compagni d’avventura come Giuseppe Sciacca, Vincenzo Cosentino, Maurizio Zignale e Beppe Manno (senza dimenticare l’incoraggiamento costante del direttore artistico e organizzativo della manifestazione, Ciro Cristaldi), tutto è andato bene. Del resto, come avevo già avuto modo di constatare in qualità di spettatore durante la prima edizione della kermesse, Via dei Corti è una manifestazione a misura d’uomo e chi vi partecipa non può che provare la piacevole sensazione di sentirsi parte di una famiglia. Una famiglia che ama il cinema e che vuole trasmettere questa passione in modo semplice e gioioso.
Una rassegna come Via dei Corti offre poi l’opportunità di vedere opere che, purtroppo, restano fuori dai normali circuiti cinematografici, piccoli capolavori della settima arte (penso, ad esempio, a quel Cuerdas che tanto ci ha emozionato) che spero possano portare fortuna ai loro autori.
Infine, ringrazio i protagonisti delle due conferenze che ho avuto l’onore di moderare durante i quattro giorni del festival: Massimo Fazio, Beppe Manno e Rosario Scuderi.
Possa la Via dei Corti essere lunga e costellata di successi!”
Beppe Manno, giornalista e cultore di cinema per professione, non si limita a ringraziare: “Un festival non è il risultato dei film e nemmeno degli eventi ma è, piuttosto, l’occasione delle scoperte, delle bellezze, delle curiosità, delle bizzarrie, delle novità destinate a rimanere impresse nella memoria dello spettatore. Un piccolo festival questo “Via dei corti, a basso budget, che presenta prospettive future molto interessanti anche per via di uno staff giovane che ha voglia di crescere e sperimentarsi in un mondo ormai troppo globalizzato.”
Il docente dell’Università di Catania, Maurizio Zignale, autore del libro “Cineturismo. Viaggio tra location e set cinematografici”, ha sottolineato ancora una volta le potenzialità di un piccolo festival fatto da giovani appassionati: “In merito alla serata conclusiva posso dire che è stata condotta come il resto delle altre serate con professionalità, leggerezza e allegria. La nutrita partecipazione ha dato merito all’organizzazione dell’impegno profuso e della crescita rispetto anche all’anno passato. Ho avuto il piacere di confrontarmi con altri giurati di grande professionalità e simpatia lavorando e convergendo all’unanimità sul vincitore del concorso (Cuerdas). Il successo di Via dei Corti è dato dalla capacità di coinvolgere, a tutti i livelli, i giovani e non solo.”