Oltre 2 milioni sono andati perduti per l’Azienda Metropolitana Trasporti. Lo denunciano i sindacati Faisa/Cisal e Fast/Confsal: il presidente dell’Ars Giuseppe Ardizzone avrebbe elimianto alcune norme dal disegno di legge di assestamento e, per questo, l’Amt avrebbe perso una cifra importante.
“Non è possibile immaginare – spiegano Faisa/Cisa e Fast/Confsal – ed accettare una tale sciagurata ed irresponsabile scelta politica, dove tutto il Governo Regionale ha compartecipato, con in testa il Governatore Crocetta, a scapito dell’Amt,dei suoi lavoratori dipendenti e di tutta la collettività catanese” hanno aggiunto i sindacati autonomi.
“Il trasporto urbano in Sicilia è al collasso– continuano i sindacati – e a farne le spese oggi più che mai è proprio l’azienda erogatrice del servizio pubblico di trasporto urbano a Catania che da qualche mese a questa parte, grazie al nuovo management, ha intrapreso un percorso virtuale, cercando in tutti i modi di risalire la china e di uscire dalle sabbie mobili nella quale, da tempo, la società partecipata si trovava soffocata.Se nel giro di alcuni giorni non dovessimo riscontrare il cambio di rotta a tale riguardo da parte del governo regionale, la Faisa e la Fast, intraprenderanno le dovute ed opportune iniziative sindacali, come sciopero dei lavoratori e sit in di protesta“.