Doveva essere una giornata di festa, quella del ritorno al Massimino dopo tre trasferte, quella del derby siciliano contro l’Akragas ma, soprattutto, quella del 70esimo compleanno dei colori rossazzurri da quel lontano 24 settembre 1946.
Tutto è andato storto invece e, dopo il pareggio conquistato con bravura e tanta fortuna contro il Matera, la squadra rossazzurra non è riuscita a guadagnare neanche quel punticino utile per eliminare la pesante penalizzazione. Si riparte quindi da -1 punto in classifica e pedalare…verso la partita contro il Fondi di mercoledì.
Predominio tattico e territoriale, con numerose azioni da rete sfruttate malissimo dal Catania e con l’aggiunta di una buona dose di sfortuna, come nell’occasione del siluro del giovane Di Grazia che ha lambito la traversa. E proprio il ragazzo catanese è stato artefice di una prestazione superlativa, complice la carica data dalla maglia del cuore indossata e dalla convinzione di poter far bene contro l’Akragas, sua ex squadra nella passata stagione.
Opinabile invece la sua sostituzione apportata da Rigoli a metà secondo tempo, con un risultato nullo e che non ha portato a benefici evidenti. “L’idea del cambio di Di Grazia era quella di mettere gente che potesse spaccare la partita“, ha dichiarato il tecnico a fine gara; ma, nonostante il pallone sia tondo ed il calcio non sia una scienza esatta, così non è stato e probabilmente qualche minuto in più di gara il migliore in campo l’avrebbe meritato. Opinabili anche le scelte dell’arbitro Pagliardini di Arezzo e dei suoi assistenti, soprattutto in occasione del papabile rigore su Di Grazia nel primo tempo, giudicato simulazione e costato il cartellino giallo, e sul tap-in vincente di Calil annullato nella seconda metà di gara, con l’ultimo uomo akragantino che tiene in gioco il bomber brasiliano.
Una gara beffarda che poteva indubbiamente regalare i 3 punti alla squadra etnea, soprattutto per quanto visto in campo e per le nitide occasioni da rete avute e non sfruttate; un Catania sceso in campo determinato ma anche un po’ disordinato, soprattutto sui 30 metri finali. Finisce 0-1 per l’Akragas per la gioia dei suoi 100 sostenitori che, tra le intemperie, hanno raggiunto il Massimino e festeggiato insieme ai loro beniamini per una notte, in uno storico ed inedito risultato. Applausi a fine gara da parte della Curva Nord per i giocatori rossazzurri, che hanno a loro volta ringraziato i sostenitori ai microfoni nel post gara, così come dichiarato dal capitano Marco Biagianti (“Ringrazio i tifosi che a fine partita ci hanno applaudito, hanno capito che oggi abbiamo dato veramente tutto e ci è mancato la cosa più importante, il gol“) e dall’attaccante Caetano Calil (“Ringraziamo i tifosi perché nonostante la pioggia forte loro erano qui per noi. Purtroppo non siamo riusciti ad accontentarli ma mercoledì vogliamo fargli un regalo“).
PAGELLE
PISSERI 6; BASTRINI 6,5, BERGAMELLI 6,5, GIL DRAUSIO 5.5, PARISI 5; FORNITO 6 (PISCITELLA 5,5), BIAGIANTI 5,5, SCOPPA 5,5; DI GRAZIA 7 (RUSSOTTO 5,5), CALIL 5 (ANASTASI S.V.), PAOLUCCI 5; All. Rigoli 4,5.
Di seguito gli highlights della partita: