Da giovedì 22 a sabato 24 settembre, l’Università degli studi di Catania ospita la IV Conferenza dell’Associazione per gli Studi africani in Italia (Asai). Per l’occasione, aderisce alla campagna “Verità per Giulio Regeni”, lanciata nei mesi scorsi da Amnesty International “per non permettere che l’omicidio del giovane ricercatore italiano in Egitto finisca per essere dimenticato” e lo fa decidendo di esporre per una settimana sulla facciata del suo Palazzo centrale lo striscione di Amnesty “Verità per Giulio Regeni”.
Proprio questo pomeriggio, nell’ambito della conferenza Asai si è tenuta la tavola rotonda “Libertà di ricerca a rischio: riflessioni a seguito dell’omicidio di Giulio Regeni”, presieduta dal prof. Federico Cresti (presidente di Asai, ordinario di Storia dell’Africa nell’Università di Catania e direttore di Cosmica, il Centro d’Ateneo per gli studi sul mondo islamico contemporaneo e l’Africa) e alla quale hanno partecipato gli studiosi e africanisti Maria Cristina Ercolessi e Daniela Pioppi (Università di Napoli “L’Orientale”); Cristiana Fiamingo (Università di Milano), Luca Jourdan (Università di Bologna), Francesco Correale (French National Centre for Scientific Research) e Nicola Melis (Università di Cagliari), ciascuno raccontando la propria esperienza di studio e ricerca in Paesi del Nord Africa.
La conferenza avrà sede nei locali del Polo didattico di via Gravina del dipartimento di Scienze politiche e sociali ed è organizzato dall’Asai, presieduta dal prof. Federico Cresti, ordinario di Storia dell’Africa a Catania e direttore di “Cosmica”, il centro d’Ateneo per gli Studi sul Mondo islamico contemporaneo e l’Africa, in collaborazione con l’Ersu di Catania e con il patrocinio del Comune di Catania (del comitato scientifico e organizzatore fa parte anche la prof.ssa Daniela Melfa, docente di Storia e Istituzioni dell’Africa nell’Ateneo catanese).