Da Garanzia Giovani a quello post-laurea. Il tirocinio è, negli ultimi anni più che mai, una tappa fondamentale per chi vorrebbe entrare nel mondo del lavoro.
Sono diverse le tipologie di tirocini disponibili. Ci sono quelli formativi e di orientamento per chi ha conseguito un titolo non oltre 12 mesi dall’attivazione. Ci sono anche i tirocini di inserimento o reinserimento al lavoro per disoccupati, inoccupati, lavoratori in mobilità o in cassa integrazione. Poi vi sono quelli di orientamento o reinserimento nel mondo del lavoro per soggetti con disabilità. E, infine, i tirocini estivi di orientamento per ragazzi iscritti già ad un percorso di studi.
La durata varia a seconda della tipologia. Nel caso, ad esempio, di quello estivo di orientamento non è possibile superare i 3 mesi di attività. Il tirocinio rappresenta una buona opportunità per confrontarsi col mondo del lavoro e fare esperienza, ma ci si dovrebbe anche guardare da alcune offerte.
Secondo, difatti, la Direttiva applicativa del 24/01/2013: “Al tirocinante è corrisposta, da parte del soggetto ospitante, una indennità per la partecipazione al tirocinio non inferiore a 300 euro lordi mensili che può essere corrisposta solo al raggiungimento minimo del’10% mensile del percorso formativo”.
E così, quello che è solo un importo minimo, diventa in realtà l’importo massimo. Sono tante le aziende che offrono a studenti e neolaureati tirocini di 8 ore giornaliere, che poi vengono rimborsati con 300 euro lordi mensili. Il caso è scoppiato anche pochi mesi fa all’Università di Catania, dove gli studenti si sono lamentati per le proposte veicolate dal Centro di orientamento e formazione. L’Ateneo ha quindi avanzato la possibilità di introdurre un regolamento per disciplinare tali offerte, che spesso rimangono fini a se stesse.
Nonostante siano stati attivati dei veri e propri piani per incentivare le assunzioni, come Garanzia Giovani, si muove davvero poco. A confermarlo sono i dati: secondo l’Isfol, oltre un milione di ragazzi si sono iscritti ai tirocini e il 77% è stato convocato, ma Garanzia Giovani non ha dato i frutti sperati; solo il 22% di questi giovani ha oggi un’occupazione. Le offerte di lavoro rappresentano il 10%, mentre la percentuale maggiore (ben il 64%) riguarda gli stage, che continuano a moltiplicarsi.
È stato messo a disposizione delle aziende anche il bonus assunzioni. Chi offre un contratto a tempo determinato dai 6 a 12 mesi, superiore a 12 mesi o indeterminato, può usufruire di un bonus che va dai 1500 ai 6000 euro.
Le nostre generazioni non staranno forse diventando schiave di tirocini e stage? Le offerte di lavoro sono limitate, soprattutto al Sud, ma quelle di tirocini e stage invece non mancano mai. Questa, per i neolaureati, dovrebbe essere solo una fase di passaggio. Eppure sono in tanti quelli che si ritrovano a dover passare da un tirocinio all’altro, ricominciando sempre da capo.
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