Quando incontrai Salvo e Giovanni, circa sei anni fa, tutto avrei immaginato tranne di ritrovarmi oggi a scrivere questo editoriale. Ero una matricola all’Universitร di Catania e l’idea di scribacchiare per il giร noto portale “LiveUniCT” era un’idea davvero allettante per una ventenne che sognava il giornalismo.
E cosรฌ, con la fedele e impavida compagna Ramona, con l’entusiasmo dell’amico Bruno, ho cominciato a raccogliere scorci di vita universitaria. Una bella palestra, tanta bella gente a LiveUniCT, ragazzi che hanno costruito con le proprie forze quello che oggi รจ diventato punto di riferimento per l’Universitร di Catania, per tutti i giovani catanesi, studenti, ma non soltanto; punto di riferimento per chi ogni giorno ci lusinga con strepitosi risultati: senza sciacallare sulle tragedie, senza riportare notizie trash, ma soltanto con il buongusto di informare e qualche volte strappare un sorriso.
La determinazione e la passione per questa splendida professione sono stati una chiave indispensabile, con questa ho aperto tante porte nonostante la giovane etร , con non pochi sacrifici. Ed รจ con particolare orgoglio che oggi mi presento a Voi lettori come direttore responsabile di questa bella realtร , fatta da giovani, per i giovani.
Quella ragazzina oggi รจ cresciuta: ho conseguito a ventidue anni la laurea in scienze della Comunicazione, due anni dopo la tanto desiderata iscrizione all’Ordine dei Giornalisti; negli anni ho avuto la possibilitร di conoscere da vicino grandi realtร editoriali: dirigo con estremo piacere la redazione de ilpapaverorossoweb, quotidiano online di ambiente e salute, collaboro per LiveSicilia primo giornale di cronaca dell’isola, scrivo di moda e costume per la rivista palermitana Be Shopping, potete leggermi anche su S mensile di approfondimenti e inchieste. Ciรฒ che prometto รจ che farรฒ tesoro di ogni insegnamento appreso, e di tutti quelli che apprenderรฒ, accanto ai grandi maestri che hanno creduto in me, per cercare di trasmettere alla grande squadra di LiveUniCT, che ha come pilastri le penne bollenti di Alessia, Sara e Agrippina, un ideale di giornalismo sano che non tutti in questa terra bastarda hanno avuto la fortuna di conoscere.
Il nostro sarร un giornalismo pulito, trasparente, frizzante, giovane. Un giornalismo che non abbassa la testa, un giornalismo vero perchรฉ sorretto soltanto dalle gambe di chi non deve dire grazie a nessuno se non ai numerosi lettori che ci seguono e sono certa continueranno a seguirci e incoraggiarci in questa meravigliosa avventura.