Una notizia che ha lasciato l’amaro in bocca agli studenti del politecnico di Torino. La stretta è stata introdotta dal regolamento studenti appena approvato con il voto contrario proprio di quest’ultimi.
Secondo il nuovo regolamento, che entrerà in vigore dal prossimo anno accademico, basterà non aver finito gli esami del primo semestre entro due anni per dover ripartire dall’inizio e, quindi, dal test d’ingresso.
Secondo le dichiarazioni rilasciate dal rettore Marco Gilli a La Stampa: «Abbiamo deciso di puntare su studenti di qualità. Perciò, sempre quest’anno, abbiamo introdotto una soglia minima per il test di ingresso. Portare gli studenti a non finire fuoricorso è un servizio al Paese, che ha bisogno di giovani laureati nei tempi giusti. Abbiamo avuto il via libera dai nostri uffici legali».
Sul piede di guerra i rappresentanti degli studenti, che affermano: «I fuoricorso non sono una zavorra da combattere, ma studenti in difficoltà da aiutare, con esami ad hoc, più formazione e tutoraggio individuale. Se il test ha la valenza di un concorso di ammissione, è insensato imporre a uno studente di ripetere nuovamente la stessa prova».
Sono diversi anni ormai che le università italiane stanno adottando dei provvedimenti al fine di ridurre il numero dei fuoricorso, ma sembra che le nuove regole stiano creando ulteriori disordini. Da una parte ci sono le università che fanno i conti con un budget sempre più ridotto con l’aumentare dei fuoricorso, dall’altro gli studenti che si sentono considerati solo come dei numeri e non come delle risorse.