Attualità Cronaca

Crocetta indagato per danneggiamento del patrimonio archeologico

La Procura di Siracusa ha posto i sigilli al Castello Svevo di Augusta, il cui progressivo abbandono è imputato alla cattiva amministrazione della Regione Sicilia. Indagati altri 4 dirigenti oltre al governatore Crocetta e al predecessore Raffaele Lombardo.

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Il Governatore della Regione Sicilia Rosario Crocetta e i dirigenti regionali Gesualdo Campo, Sergio Gelardi, Rino Giglione e Gaetano Pennino sono accusati di danneggiamento del patrimonio archeologico del Castello Svevo di Augusta e omissione d’atti d’ufficio.

L’incuria a cui il bene monumentale è stato abbandonato risale nel tempo e infatti è stato incluso nel registro degli indagati l’ex Governatore Raffaele Lombardo. L’indagine è stata portata avanti dal Procuratore Paolo Francesco Giordano e il sequestro dell’immobile è stato voluto dal gip Michele Consiglio, su richiesta del Procuratore Marco Di Mauro. Adesso il Castello è affidato alla Soprintendente ai Beni culturali di Siracusa Rosalba Panvini.

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Il monumento simbolo della città, voluto dall’imperatore Federico II, rischia il crollo per il mancato restauro in quanto le fondamenta tendono lentamente a scivolare verso il mare. È proprio un’ottusa lentezza a contraddistinguere la gestione dei beni storico-artistici condotta dai governi succedutisi in Sicilia, lentezza duramente colpita dalle parole dell’Autorità giudiziaria, che ha sottolineato come la pubblica amministrazione abbia il dovere di tutelare il patrimonio culturale regionale.

Ammirevole è stato l’impegno di Italia Nostra (Associazione Nazionale per la tutela del patrimonio storico, artistico e naturale della Nazione) che ha denunciato la condizione del Castello Svevo di Augusta. La prossima battaglia sarà riportarlo al suo antico splendore.