Il 15 gennaio è entrato in Consiglio dei ministri il decreto per il rinnovo delle classi di concorso. La ministra Giannini ha così dichiarato, in un’intervista a Repubblica, quali saranno le anticipazioni su cui si concentrerà il nuovo concorso.
La prima cosa che immediatamente va sottolineata, stando alle parole della ministra, è che si parla di 90.000 assunzioni a tempo indeterminato a partire dal mese di settembre. Il bando uscirà a febbraio e conterrà tutte informazioni necessarie per la candidatura. Si cercheranno 17.000 maestri elementari, 3.000 docenti di lingue, 4.700 tra matematica, fisica e scienze e 500 insegnanti di Italiano per ragazzi stranieri. A fianco dei 63 mila vincitori, si assumeranno altri 30 mila docenti attraverso le graduatorie Gae. Lì dentro ci saranno maestre e maestri d’infanzia.
Si tratta del primo concorso solo per abilitati, con giovani docenti nelle classi elementari, medie e superiori. Dopo il bando a febbraio, a fine marzo sarà prevista la prova scritta e a giugno gli orali. Nel mese di settembre ci saranno già i vincitori in cattedra.
Andiamo nel dettaglio delle prove.
Una delle novità sarà la modalità d’esame. Non ci sarà una prova selettiva, un test o un quiz a crocette. Lo scritto si svolgerà su computer e si risparmierà tempo. La prova scritta sarà strutturata in otto domande a risposta aperta, due in inglese, con un tempo di due ore e mezza. La prova orale, invece, sarà una lezioni di 45 minuti in cui il candidato dovrà dovrà spiegare il metodo scelto e farsi valutare sulle lingue. In alcune materie ci sarà una terza prova di laboratorio. Ad esempio, un insegnante di musica dovrà suonare il piano e mostrare come intende trasferire il talento agli allievi; un iscritto alla classe di concorso di storia dell’arte o delle discipline scultoree dovrà sviluppare un progetto davanti alla commissione, avrà 10 ore a disposizione, 8 per un progetto di design.
I punteggi saranno così ripartiti: 40 punti per lo scritto e 40 per l’orale, e poi ci saranno dei punteggi maggiorati per chi ha fatto un tirocinio abilitante, i cosiddetti TFA, per chi ha già insegnato in classe, ogni anno un piccolo punteggio e, inoltre, 20 punti sono destinati ai titoli, per un totale di 100 punti complessivi. Per quanto riguarda i titoli, per la prima volta peseranno il dottorato di ricerca e le certificazioni internazionali sulle quattro lingue europee, inglese, francese, spagnolo, tedesco. Sulle lingue è richiesto il livello B2, il quarto su nove riconosciuti.
Servirà un anno di prova in classe anche per i vincitori di concorso, chi non lo passa ha una seconda possibilità, mentre chi è ritenuto non idoneo dalla scuola per due volte, non potrà esercitare la professione di insegnante.
Attenderemo il bando di febbraio per avere maggiori delucidazioni.