Uno su due laureati lavora. Ancora dati negativa per l’Italia, secondo le statistiche di Eurostat, che dimostrano che tra i giovani italiani poco più della metà trova occupazione a tre anni dalla laurea.
Confrontando le statistiche con i dati europei, nel 2014 i giovani tra i 20 e i 34 anni che avevano completato un percorso di studio e lavoravano erano circa il 45%, mentre in Europa si trattava di circa il 76% in media. I risultati più importanti sono conseguiti in Germania con il 90%, in Regno Unito con l’83,2% e in Francia con il 75,2%. I dati non sono positivi nemmeno nemmeno per l’educazione terziaria: si tratta del 23,9% di laureati rispetto alla media Ue del 37.9%.
In Italia, invece, la situazione è preoccupante anche per i diplomati: il 30,5% di diplomati (con titolo non professionale) lavora a tre anni dalla fine del percorso di studi, mentre in Europa la media è del 58,9%. Il nostro Paese si trova inevitabilmente alla fine della classifica, al penultimo posto, prima della Grecia.
Pare che, secondo Eurostat, i livello di occupazione abbiano subito un crollo con la crisi economica e con l’accesso alla pensione.