Novità in arrivo sul fronte viabilità per la provincia etnea, stavolta positiva per catanesi e pendolari. Il Consiglio Comunale di Catania ha approvato una delibera con cui destina a parcheggio la cosiddetta area del “Pino”, situata nel centro della città, tra via Monsignor Ventimiglia, via Teocrito e via Maddem, vicino a Piazza Carlo Alberto e al Corso Sicilia. Si tratta di un punto nevralgico della città etnea e di un terreno la cui è estensione è pari a ben 6.500 metri quadrati che, in comodato d’uso e in via sperimentale, verrà gestito dalla partecipata comunale Sostare s.r.l., che si occupa già della gestione delle “strisce blu” (con circa otto mila stalli).
La zona andrà a implementare lo spazio a disposizione dei cittadini per parcheggiare le proprie autovetture, ma lo scopo va ben oltre: l’intenzione è quella di utilizzarlo in sostituzione delle tradizionali aree di sosta su strada, in modo tale da ridurre l’offerta delle stesse e, quindi, migliorare la qualità ambientale e la viabilità urbana di Catania, soprattutto del centro storico. In particolare, l’iniziativa si pone in linea con le direttive previste nel Piano Generale del Traffico Urbano, approvato nel 2012, che tra gli obiettivi postisi prevede anche il decongestionamento delle aree urbane.
L’assessore al Patrimonio Giuseppe Girlando ha commentato soddisfatto: “La tendenza a destinare questo terreno a parcheggio era emersa nel corso di una riunione nella sede dell’assessorato alle Attività produttive. Riteniamo che con questi nuovi spazi si otterranno da una parte un maggiore ordine nella zona, dalla circolazione congestionata, e dall’altra effetti positivi per le attività commerciali del centro storico. Sostare si preoccuperà di far divenire quest’area un vero e proprio parcheggio recintato e lo gestirà, in una prima fase, per almeno due anni”.
Tuttavia, non mancano coloro che hanno sollevato qualche critica in merito allo scopo che, volente o nolente, si realizza, parallelamente al primario obiettivo individuato nel miglioramento della qualità dell’ambiente e della mobilità catanese: infatti, c’è il rischio che la destinazione dell’appezzamento di terreno a parcheggio si traduca in un incentivo a preferire il mezzo privato rispetto a quello pubblico.