È il Dipartimento di Ingegneria elettrica, elettronica e informatica (in sigla Dieei) dell’Università di Catania a essere stato premiato da Google Education. Il progetto che ha ottenuto il prezioso “grant” da parte della società è frutto di un’iniziativa dal nome “CS4HS@Catania” (Computer Science for High School @ Catania), giudicata la migliore a livello mondiale tra tutte le idee in gara, che si è posta l’obiettivo di promuovere l’informatica nelle scuole superiori e soprattutto il pensiero computazionale, mediante l’utilizzo di linguaggi visuali che mirano alla creazione rapida di App per dispositivi mobili. Prima di Catania, il titolo è stato ottenuto solo dal “Bertinoro International Center for Informatics” nel 2010, dall’Università di Milano e dall’Università La Sapienza di Roma nel 2011 e dall’Università di Torino nel 2012.
La modalità con cui Computer Science for High School propone di diffondere il pensiero computazione durante il percorso di studi è innanzitutto pratica: workshop destinati sia ai docenti che agli studenti, che prevedono, da un lato, l’uso di metodi teorici e, dall’altro, quello concreto di strumenti, uniti al fine di porsi con un approccio moderno, quasi divertente, ai concetti di computazione e alla relativa programmazione che ne segue, effettuata tenendo presenta un’unica parola-chiave che è creatività. Il modo con cui le esperienze acquisiscono importanza attraverso il collegamento con problemi reali è uno dei punti di forza del progetto, supportato anche dal Google Developer Group di Catania e dall’associazione di promozione sociale “Palestra per la Mente” di Catania – CoderDojo Etneo.
Per meglio chiarire il concetto alla base è intervenuta la la professoressa Daniela Giordano, presidente del corso di laurea magistrale in Ingegneria informatica nell’Ateneo e responsabile del ‘grant’, la quale spiega: “Il Pensiero computazionale è un paradigma recente che vede l’Informatica non tanto come programmazione, ma piuttosto come uno strumento cognitivo e concettuale alla base dei processi di problem-solving e problem-posing. E’ infatti in corso una rivoluzione su scala mondiale che pone il pensiero computazionale sullo stesso piano delle abilità linguistiche/letterarie e matematiche fondamentali per la preparazione degli studenti e che pressa per il suo l’inserimento nelle scuole come disciplina curriculare, come è già avvenuto nel Regno Unito, addirittura a partire dalle elementari”.
La sinergia tra linguaggi, primo fra tutti quello visuale, la formazione tenendo come punto di riferimento un modello di didattica all’insegna dell’innovazione e l’approccio pratico hanno reso il progetto meritevole di vincere. Dalla teoria alla pratica: si partirà da un insieme di esperienze condivise, che verranno poi modellate a seconda del contesto entro il quale vanno riferite.
Partecipanti all’iniziativa saranno anche professori degli istituti “Vaccarini” di Catania e “Fermi-Guttuso” di Giarre, impegnati a fornire strumenti e metodi del pensiero computazionale a docenti e alunni di altre scuole del territorio.
La data d’inizio per il personale docente dei sei workshop in programma con cadenza settimanale è stata venerdì 20 novembre, presso i laboratori Dieei, alla Cittadella universitaria. Le giornate rivolte alla platea studentesca prenderanno il via a partire da febbraio 2016. Inoltre, verrà indetto un concorso di idee per l’App/game che meglio sarà in grado di esprimere le varie diramazioni e applicazioni, del pensiero computazionale.