Attualità

CATANIA – Allerta meteo, nasce un comitato tecnico-scientifico

DEMANIO - 20061212 CATANIA : Piazza Duomo con Palazzo degli Elefanti, sede del Municipio. ORIETTA SCARDINOSCARDINO

Un comitato tecnico-scientifico. È questo il progetto del Comune di Catania, che ha bisogno di aiuto per “affrontare con maggiore sicurezza e maggiore conoscenza i rischi della comunità”. Un geologo, un metereologo e un vulcanologo avranno il compito di monitorare la situazione.

Lo ha confermato il sindaco Enzo Bianco, nel vertice al Palazzo degli Elefanti, assieme ai sindaci della Città metropolitana, i responsabili della Protezione Civile nazionale e regionale, Fabrizio Curcio e Calogero Foti.

“Il primo obiettivo emerso – ha spiegato il Sindaco – è quello di migliorare le opere idrauliche per intercettare la grande quantità di acqua che piove sull’Etna e si riversa su Catania e sui paesi pedemontani. Il secondo è quello di migliorare l’allerta meteo rendendolo più specifico e puntuale. Non più macrozone di cento chilometri di ampiezza ma aree di tre chilometri che consentano di valutare la risposta del territorio per agire sulla sicurezza con maggiore precisione“.

Advertisements

Sfrutta i vantaggi di Amazon Prime destinati agli studenti e ottieni uno sconto sull'abbonamento tramite LiveUniversity. Iscriviti ora e ottieni tre mesi gratis!

Si deve fareha affermato Fabrizio Curciocome avete fatto voi. Come ha sottolineato il sindaco Bianco, giocare al rimpallo di responsabilità non serve a nessuno. Molto utile è invece, come si sta facendo, mettere in fila i problemi pratici e creare, con Comuni e Regioni, un sistema virtuoso per supportare i Sindaci quando devono prendere delle decisioni. E creare un sistema di collegamento tra le realtà italiane più virtuose”. Curcio ha ricordato l’importanza della diffusione di una cultura della Protezione civile: “Se il cittadino – ha affermato – non è consapevole, non segue le norme di autotutela in situazioni di criticità. Quindi sono per primi i cittadini a dover essere responsabilizzati”.