Scegliere l’outfit perfetto per il primo giorno di università è un po’ come fare per la prima volta l’amore. Sai bene che, vuoi o non vuoi, non lo dimenticherai mai, che comodi è meglio, perché se metti un tacco 12 e devi andare a firmare il registro presenze e ti ritrovi a scendere 300 scalini con pendenza del 75%, cadere non sarà poi così tanto difficile, ma soprattutto sai che, se sbagli la prima volta, oltre a cadere tu, cederà per sempre anche la tua autostima.
Ricordo bene il mio primo giorno di università, ho peccato, ho peccato tanto. Camicia, pantaloncini (non esistevano ancora gli shorts) e STIVALI. Si ragazzi, il massimo dell’errore, ad ottobre, con 40° all’ombra.
Ne sono uscita viva solo perché ancora non esistevano le fashion blogger, i social da pochissimo e molti non li usavano proprio. Reduce da questa triste esperienza, forte come Tyson e buona come un frappè alla Nutella di piazza Trento, ho deciso di aiutare voi povere matricole lanciate nei vari padiglioni come tori nell’arena.
Ragazzi, voi esseri amorfi, brufoli e ciuffi di barba mai rasa che appaiono ogni 5-6 cm sul vostro volto, regola unica e sola dopo mesi e mesi passati sui libri per superare al meglio i test d’ammissione: LAVARSI, il vostro vicino di banco ve ne sarà grato.
Proseguendo sull’outfit, che dire, immaginiamo che non siate poi gli sfigati di cui sopra e che come molti 19enni di oggi siate invece accessoriati molto bene, andiamo di fashion, con jeans, t-shirt, camicia sbottonata e una sneakers che farà esclamare alle belle donzelle “ma sei Mariano Di Vaio?” No, siete addirittura meglio!
Ok, dopo essermi per ore persa tra le foto di Mariano, ritorniamo a parlare di outfit, stavolta femminili.
Provate solo ad immaginare quanta voglia abbia una ragazzina che ha da qualche mese finito il liceo, che è nel pieno delle sue forze e della bellezza, con ormoni che di nome vanno Fiona May, di apparire F A V O L O S A.
Nel 90% dei casi però, pecca anche lei, un po’ come me. Eccede con una scollatura o con una minigonna o con abbinamenti di colori che neanche Giapponesi ciechi. Andiamo sul semplice, anche per noi femminucce varrebbe la regola di jeans e maglia, ma anche un abitino, non alla Angela Favolosa Cubista, andrebbe bene.
Personalizzate il vostro look, siate singolari se volete spiccare tra le 400 e forse più teste del vostro corso, ma non siate ridicole, tipo me, con quegli stivali in Sicilia ad ottobre senza allerta meteo.