

Il Ministro Lorenzin ha deciso di rinnovare la legge antifumo del 2003, del suo predecessore Sirchia, per far posto ad un progetto “ in tre direzioni “:
– aumento dei prezzi del tabacco;
– aumento dei luoghi off-limit ai fumatori;
– aumento della campagna di sensibilizzazione dei danni prodotti dal fumo.
In passato è stato dimostrato, infatti, che aumentando il costo dei pacchetti di sigarette e simili, diminuendo “il raggio di azione” dei fumatori e bombardandoli con campagne antifumo, il numero di coloro che soffrono di questa dipendenza è sensibilmente sceso (si parla di un calo del 18% di fumatori e del 25% nella vendita delle sigarette).

Tale imposizione si estenderebbe anche alle auto: da un lato perché una statistica ha rivelato che la sigaretta è fonte di distrazione in molti incidenti stradali, dall’altro perché il consumo di tabacco all’interno di un veicolo con i finestrini alzati, equivarrebbe a stare all’interno di una camera a gas, per i propri polmoni.
Il Ministro Lorenzin vuole insistere anche sulla pubblicità che viene fatta al tabagismo. La sua soluzione per combattere tale fenomeno, anche da un altro fronte, sarebbe quella di far scomparire i richiami al fumo presenti in film e serie tv, pena la rimozione o la mancata diffusione del filmato, oltre a quella di informare e (spaventare) sui terribili effetti che il consumo di tabacco comporta.
Non ci dimentichiamo che, a detta dell’OMS, il tabacco è “la prima causa di morte facilmente evitabile” ed ogni anno è responsabile della dipartita di quasi 6 milioni di persone (di cui 600.000 per il cosiddetto “fumo passivo “).












