Difendere la propria passione fino alla fine. È quello che ha fatto Khaled Asaad, studioso e direttore delle antichità di Palmira. Ma non ha difeso la sua passione, l’archeologia, a parole, come noi oggi potremmo difendere un ideale, ma con la morte.
Come saprete, lo studioso è stato ucciso dai militanti dall’Isis, perché pare abbia nascosto centinaia di statue per salvarle dalla distruzione a cui, invece, è andata incontro la maggior parte delle bellezze archeologiche che si trovavano a Palmira.
Al Monastero dei Benedettini di Catania le bandiere saranno a mezz’asta fino a lunedì per denunciare l’uccisione di Khaled Asaad. La proposta è arrivata da Officine culturali ed è stata accolta dal Dipartimento di Scienze Umanistiche.
Mentre il Comune di Catania esporrà le bandiere di lutto anche nei principali musei etnei, come al Palazzo Platamone e al Castello Ursino.
Il gesto permetterà di confrontarsi sull’accaduto con i turisti che visiteranno in questi giorni Catania. Il tema sta a cuore anche all’Università di Catania che ha aperto una petizione sulla pace e la salvaguardia del patrimonio.