Dopo tante indiscrezioni, conferme e smentite, finalmente adesso c’è l’ufficialità: Wind e 3 Italia si uniranno nei prossimi mesi per dar vita a un nuovo operatore, il quale potrà vantare oltre 31 milioni di clienti.
L’accordo è stato annunciato nelle ultime ore durante una conferenza che si è tenuta a Londra, organizzata dalla VimpelCom Ltd., società di controllo di Wind, per rendere noti i risultati finanziari.
A dare la “lieta notizia” è stato il ceo (chief executive officer) della russa Vimpelcom, Jean Yves Charlier, che controlla Wind, e il gruppo di Hong Kong Hutchison Whampoa, che controlla 3.
“L’attività combinata dovrebbe generare significativi benefici Capex e Opex (investimenti e costi operativi) con un valore attuale netto, al netto dei costi di integrazione, di oltre 5 miliardi di euro”, si legge in una nota diffusa dalle società. Le entrate congiunte di entrambe le aziende nel 2014 erano di 6,4 miliardi. La società avrà due sedi, una a Milano e una a Roma.
Wind e 3 Italia uniranno così le proprie infrastrutture, le proprie reti e i propri servizi e questo porterà grandissimi benefici per i clienti, che potranno contare innanzitutto su una copertura migliore e poi su continui miglioramenti della rete grazie ai moltissimi investimenti che saranno fatti. La nuova società, il matrimonio dell’anno, o forse è meglio dire joint-venture, sarà paritetica e sarà guidata da Maximo Ibarra, attuale CEO di Wind. Gli altri dirigenti di Wind e 3 Italia avranno comunque ruoli importanti e si occuperanno dei tanti altri aspetti della società.
La fusione tra 3 Italia e Wind è stata fissata e ciò dovrebbe concludersi entro 12 mesi, dopo essere stato approvato dai vari organi regolamentari, fra cui l’Antitrust europeo.
Si tratta di due compagnie che hanno fatto del low cost il loro biglietto da visita. Nonostante la percentuale di lamentele da parte dei clienti sia molto alta (da notare i commenti nelle pagine ufficiali delle due aziende, Tre Italia e Wind), ci si aspetta un grado di professionalità molto alto nonché un innalzamento del livello qualitativo dei servizi.
Attenderemo cosa avranno da offrire.