Durante le vacanze estive molti decidono di prenotare un viaggio, tra le mete più diffuse vi è sicuramente l’Inghilterra. Oggi tratteremo gli errori più ricorrenti in inglese.
La lingua più comune utilizzata dai turisti resta ancora l’inglese sia in Europa che fuori, anche se il Paese meta del viaggio è nazionalista. Gli italiani, etichettati come popolo perfezionista sono risultati più che mediocri ad un indagine di Huffpost, atta a misurare il livello di inglese e un team di tutor ha stilato una lista con gli errori più comuni commessi dagli italiani in inglese:
– Scholar: non è uno scolaro anche se la semantica potrebbe tradire, si tratta di uno studioso/ricercatore nell’uso corrente del termine;
– It doesn’t mean nothing: l’errore più comune è utilizzare la doppia negazione anche in inglese ma non funziona come l’italiano, la forma corretta in questo caso è:” It doesn’t mean anything”;
–To firm: letteralmente non è un verbo ma significa società/impresa, non deve essere scambiato con “to sign” che è firmare;
–Pepperoni: non sono i nostri peperoni rossi ma un tipico salame piccante utilizzato in America per condire le pizze, quindi la “pepperoni pizza” non è una pizza con i peperoni;
– Stage: vi hanno sempre insegnato che la parola “stage” ha sia una pronuncia inglese che francese, bene se la pronunciate all’inglese perde la sua valenza e in questo caso indicherà un’opera di ripianamento di qualche palco. Se volete indicare un’esperienza retribuita dopo gli studi utilizzate: “Internship”;
–Funny: è il classico aggettivo da poter usare con tutto persino per definire le persone, purtroppo dei madrelingue non condivideranno con voi questa sfaccettatura, “fun” è divertimento, “funny” è divertente in base all’esperienza/gioco/serata ma se lo attribuirete ad una persona in quel caso assume il significato di “buffo”. Se volete definire una persona divertente usate “amazing” ;
Per concludere in bellezza, vi anticipo un bel volo low cost diretto per Londra Gatwick con partenza da Catania e Palermo;
– A/r dal 22 settembre al 29 settembre 123 euro, andata con Vueling Airlines, ritorno con Easyjet con partenza da Catania;
– A/r dal 22 settembre al 29 settembre 121 euro, andata con Vueling Airlines, ritorno con Easyjet con partenza da Palermo;