Fortissima polemica sul web e non solo per la mostra a Palermo dell’austriaco Hermann Nitsch. A sedici giorni dall’inizio, una petizione promossa dal palermitano Antonio Leto conta quasi 50.000 firme, Palermo, evidentemente non è pronta ad un evento di di questo genere, seppur di assoluta fama internazionale.
Nitsch porterà 40 tele, una delle quali gigante e di circa dieci metri, 40 fotografie ed i video delle sue performance artistiche dove da protagonista ci sono le immagini di di animali squartati, corpi umani crocifissi e imbrattati di sangue. L’arte di Hermann Nitsch è fortemente influenzata dalla sua ammirazione per autori e artisti come de Sade, Friedrich Nietzsche, Sigmund Freud e Antonin Artaud. Lui stesso puntualizza che le sue azioni tendono a suscitare nello spettatore disgusto e ribrezzo.
Significative le dichiarazioni di Vittorio Sgarbi, fra i più autorevoli critici d’arte italiani. “Il popolo fa bene a ribellarsi – dice Sgarbi – Ma guai a censurare la mostra, altrimenti si ottiene l’effetto contrario, si fa il loro gioco. Ci sono artisti che hanno campato decenni con la censura. Che ne hanno fatto la loro cifra. La mostra va fatta. Tanto diciamolo chiaro, non credo ci andrà qualcuno“.
L’esposizione è prevista dal 10 luglio al 20 settembre, nello spazio espositivo comunale dello Zac, ai Cantieri culturali della Zisa.
Un precedente a Città del Messico, l’artista Hermann Nitsch, teorizzatore de “Il Teatro delle Orge e dei Misteri”, avrebbe dovuto tenere una mostra: l’appuntamento venne annullato, facendo gridare alla censura, dopo una petizione sul web.
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