Made in Italy: eccellenze in digitale è una piattaforma realizzata dal Google Cultural Institute per raccontare il meglio del Made in Italy, a partire dall’artigianato e dall’agroalimentare . Parte del progetto è già online e trovate sin da ora una vetrina con le specialità tutte italiane, dalla lavorazione dell’oro ai cappelli del Biellese, dal carciofo spinoso di Sardegna al Parmigiano Reggiano. Ma accanto a un racconto delle eccellenze fatto più in generale, c’è anche una sezione che si chiama «casi di successo» dove i protagonisti che fanno grande l’Italia si possono raccontare.
È proprio qui che entra in gioco il bando appena lanciato da Google e Unioncamere per la ricerca di 128 giovani «digitalizzatori» che con una borsa di studio di 1000 euro al mese per nove mesi andranno in altrettante piccole imprese italiane ad aiutare artigiani e imprenditori a digitalizzarsi
Chi può candidarsi
Giovani laureandi, neolaureati e diplomati con competenze di economia, marketing e management e web marketing e con una conoscenza della lingua inglese, del territorio e del contesto economico-sociale in cui andranno a operare.
Ruoli da ricoprire
I candidati selezionati dovranno prima seguire un percorso di formazione sul digitale in collaborazione con l’Istituto Tagliacarne. E poi, per nove mesi, lavoreranno a stretto contatto con le imprese del territorio con l’obiettivo appunto di favorirne la digitalizzazione, aiutandole a promuovere i loro prodotti sul web.
I nuovi giovani del digitale, in una staffetta virtuale, riceveranno il testimone dagli oltre 100 ragazzi che l’anno scorso li hanno preceduti in una prima fase che ha già coinvolto oltre 20 mila imprese. I bandi completi sono disponibili sul sito Eccellenze in Digitale e sul sito dell’Istituto Guglielmo Tagliacarne nella sezione dedicata al progetto. E chi vuole candidarsi, deve farlo entro il 30 aprile. L’iniziativa, che si inserisce nella campagna e-Skills for jobs della Commissione Europea, è nata da un’idea di Google ed è stata realizzata in collaborazione con il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, Unioncamere, Fondazione Symbola e Università Ca’ Foscari.