Non si placano gli animi attorno alla vicenda dell’illegittimità sullo Statuto dell’ateneo catanese, come decretato dalla sentenza del Consiglio di Giustizia Amministrativa. Ed ecco che allora, dopo il repentino chiarimento da parte dell’attuale Rettore Giacomo Pignataro, arriva la risposta al veleno dell’ormai ex Rettore dell’Università degli Studi di Catania Antonino Recca, cui riportiamo integralmente la lettera:
Cari colleghi,
Dalla nota inviata in mattinata a tutta la Comunita’ Universitaria sembra che il Rettore Pignataro sia ancora in campagna elettorale.
Mi permetto di ricordargli che la stessa e’ finita da tempo e che gli elettori, di prima e di seconda tornata, si aspettano le risposte alle promesse fatte in quei giorni.
A parere di molti, tali risposte tardano ad arrivare.
In modo scherzoso dico: a ognuno di noi due è toccata, nostro malgrado, una controversia giuridica sulle competenze di un direttore generale. Forse il prof. Pignataro non ha esposto l’Ateneo, suo malgrado, “a conflitti ricorrenti con risvolti giudiziari inutili e dannosi”?
Per quanto riguarda il merito della vicenda appare chiaro che la linea di Pignataro di collaborazione con il MIUR, gia’ intrapresa da me con il Ministro Profumo con le prime modifiche allo statuto subito approvate alla fine del mio mandato, ha probabilmente distratto i nostri difensori che si sono costituiti in giudizio al CGA oltre il termine di legge, decadendo dalla possibilità di eccepire anche in appello (come invece avevano fatto in primo grado) la tardività del controllo ministeriale. Abbiamo dimenticato che questo secondo aspetto era tranciante? Infatti, il Dr. Livon fece arrivare i rilievi dopo 124 giorni e non 120 come previsto dalla legge. Pertanto, con maggiore attenzione, questo ricorso in appello si sarebbe potuto non perdere.
Ad ogni modo, concordo pienamente con il Rettore Pignataro sul fatto che il MIUR si possa ritenere appagato dalle modifiche apportate durante entrambe le gestioni e che ci siano le condizioni perche’ il Ministro Giannini ed il Rettore Pignataro trovino le più opportune ed immediate soluzioni giuridiche al problema.
Antonino Recca