“La partenza della convenzione con il Di3A ci consentirà di procedere rapidamente anche con il monitoraggio strumentale delle palme a rischio“. Lo ha detto l’assessore al Verde Rosario D’Agata ricordando come l’Amministrazione comunale, dopo aver stanziato 104 mila euro per un monitoraggio straordinario e urgente di tutto il patrimonio arboreo catanese, ha destinato una prima tranche del finanziamento, per complessivi 47.000 euro, a una convenzione con il Di3A (Dipartimento Agricoltura, Alimentazione e Ambiente) dell’Università di Catania.
“Come si ricorderà – ha detto D’Agata – gli esperti del Dipartimento, e in particolare il dott. Pompeo Suma, un ricercatore specializzato sull’infestazione da punteruolo rosso, avevano cominciato a collaborare informalmente con il Comune di Catania già nell’ottobre dello scorso anno raccordandosi con il consulente del sindaco per il verde, il dott. Annibale Sicurella. E già prima della convenzione il gruppo di lavoro, su invito del sindaco Enzo Bianco, aveva avviato ispezioni visive controllando un centinaio di piante“.
La convenzione, di cui il dott. Suma è responsabile scientifico, prevede che il Dipartimento universitario, guidato dal prof. Salvatore Cosentino, provveda, con il supporto di personale del Comune e della Multiservizi, a esami strumentali di valutazione della stabilità delle palme a rischio collasso sia a seguito dell’infestazione da punteruolo rosso sia a causa di altre patologie.
“La convenzione – ha aggiunto D’Agata – prevede tra l’altro prelievi di tessuto e analisi di laboratorio, ricerche sui meccanismi di evoluzione dell’attacco del parassita dal punto di vista entomologico e degli aspetti fitopatologici delle palme, questi ultimi seguiti in particolare dal prof. Giancarlo Polizzi. Sono previste inoltre indicazioni sulle strategie di lotta al punteruolo rosso e un progetto di prevenzione per garantire la pubblica incolumità. Saranno stabiliti infine dei periodi di ricontrollo e sarà avviata anche un’operazione di divulgazione culturale sulla cittadinanza“.
“La convenzione – ha precisato il dott. Suma – consentirà di non limitarsi, come era avvenuto finora, a un controllo soltanto visivo delle palme, ma si procederà anche a un’analisi tecnico strumentale in particolare di certi tipi di piante. Seguiremo protocolli appositamente messi a punto e che prevedono l’utilizzo di apparecchi come il resistografo, che misura la densità interna delle piante, e un tomografo che rileva eventuali cavità interne delle palme attraverso gli ultrasuoni“.
Da un nuovo censimento effettuato in queste ultime settimane dal personale della Direzione Verde del Comune di Catania, risulta che sul territorio della città esistono poco più di 800 palme. Una sessantina sono quelle abbattute dal mese di ottobre a oggi perché infestate. Tra quelle da tenere sotto controllo, ci sono 180 Phoenix dactylifera, come quelle che esistevano in piazza Cutelli e sulle quali l’infestazione si è manifestata in maniera anomala. Saranno queste le piante su cui, in particolare, saranno eseguite le indagini tecnico strumentali. Le altre palme – appartenenti ai generi Phoenix (canariensis, e reclinata), Washingtonia (filifera e robusta), Butia capitata, Trachycarpus fortunei, Cocos plumosa e Brahea armata – saranno tenute sotto controllo visivo.
“In questi giorni intanto – ha sottolineato l’assessore D’Agata -, visto l’approssimarsi delle feste agatine, saranno effettuati dei controlli particolari sulle piante dei punti toccati dalla processione della Patrona“. D’Agata ha anche sottolineato come la somma stanziata dall’Amministrazione servirà anche ad avviare un monitoraggio sulle condizioni degli altri alberi che si trovano sul territorio catanese: “Stiamo lavorando – ha detto – a un sistema che consenta ai cittadini di segnalare situazioni di potenziale pericolo all’Urp o chiamando un numero verde o inviando una email“.
fonte: Ufficio Stampa Comune di Catania