Un Laboratorio di “contaminazione” di idee e competenze per generare esperienze formative e creative. E’ il Contamination Lab dell’Ateneo di Catania – uno dei 4 progetti finanziati dal Ministero dell’Università a livello nazionale – che oggi ha aperto i battenti nella sede di Palazzo Sangiuliano con l’evento “CLab Tour. Il Miur incontra gli studenti del CLab Catania” con i 30 studenti selezionati tra tutti i dipartimenti universitari etnei già “protagonisti” del percorso di formazione di 6 mesi mirato a definire un sistema di apprendimento basato su nuovi modelli didattici per sviluppare idee innovative e trasformarle in progetti esecutivi. Ad aprire i lavori il rettore Giacomo Pignataro, il quale ha evidenziato “l’impegno dell’Ateneo a condurre questa iniziativa valutata positivamente dal Miur e che permetterà ai nostri studenti provenienti da tutti i dipartimenti di essere protagonisti di un processo di contaminazione tra saperi diversi finalizzato alla creazione di nuove idee e di nuovi progetti”. “Un percorso innovativo anche per la didattica visto che la contaminazione di saperi consente di conoscere fenomeni nuovi da trasferire poi anche ad altre persone”, ha aggiunto il rettore affiancato dal delegato alla Didattica, prof.ssa Bianca Maria Lombardo. Successivamente sono intervenuti il prof. Vincenzo Catania, referente del Contamination Lab Catania, ed il prof. Bernardino Chiaia, esperto del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, alla presenza del manager del CLab, Carmelo Pappalardo. A seguire i responsabili delle attività formative, i docenti Marco Galvagno e Daniela Giordano, hanno illustrato il percorso formativo del CLab Catania, prima di dare spazio ad una tavola rotonda con gli interventi degli studenti, dei relatori e di alcuni esponenti del partenariato del progetto.
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