Nei recenti mondiali di scherma a Kazan, Rossella Fiamingo ed Enrico Garozzo hanno conquistato rispettivamente l’oro e il bronzo nella spada. Diventeranno testimonial in una campagna contro l’abbandono scolastico condotta dall’Amministrazione con la collaborazione del Coni.
L’elefantino d’argento simbolo di Catania è stato consegnato dal sindaco Enzo Bianco a Rossella Fiamingo ed Enrico Garozzo, che nei recenti mondiali di scherma a Kazan hanno conquistato rispettivamente l’oro e il bronzo nella spada. Alla cerimonia erano presenti l’assessore allo Sport Valentina Scialfa, il vice presidente regionale del Coni, Sergio Parisi, Sebastiano Manzoni, presidente regionale della Federazione italiana scherma, e il delegato provinciale Gennaro La Delfa.
I due campioni hanno subito accettato la proposta di diventare testimonial in una campagna contro l’abbandono scolastico formulata dal Sindaco su idea dell’assessore Scialfa.
“Si tratta – ha detto Bianco – di un progetto pilota di altissimo contenuto sociale che cerca di frenare la dispersione scolastica per indurre a quei ragazzi che vengono per mille motivi indotti a lasciare la scuola a tornare in aula e frequentare almeno fino alla terza media. Un ragazzo che frequenta la scuola è un ragazzo sottratto alle tentazioni della devianza. Avere dei testimonial come Rossella Fiamingo ed Enrico Garozzo, dei grandi campioni, dei meravigliosi ragazzi che rappresentano un esempio, ci aiuterà moltissimo”.
“Si tratta di un progetto – ha aggiunto Valentina Scialfa – che realizzeremo con la collaborazione del Coni. Abbiamo trovato in questi due ragazzi straordinari che si sono subito messi a disposizione con entusiasmo, i primi testimonial della campagna. Devo dire che sono perfetti per dare questa immagine forte di educazione, di preparazione e di grande competitività. Bisogna instillare nei nostri ragazzi il senso di appartenenza alla scuola, ma non solo. Ecco perché in questo progetto vogliamo coinvolgere tutti: il mondo della scuola e quello dello sport, il sociale e le famiglie”.
Fonte: Comune.catania.it